mercoledì 31 luglio 2013

Comunque


Se non ricordo male, fu Victor Hugo a scrivere che i criminali non hanno solo le mani sporche di sangue ma anche macchiate d’inchiostro, e aggiungeva che è molto più curioso andare a frugare nelle casseforti che nei bassifondi. E non è un caso – soggiungo a mia volta – che quando si va a mettere il naso nelle casseforti e negli affari dei potenti, immancabilmente ci s’imbatte in ogni genere di lordura posta in atto da questi maestri di realismo e di cinismo. Del resto, è nella destrezza della democrazia di una società di classe far credere che la legge sia uguale per tutti. Sarebbe illusorio pensare il contrario, e tuttavia vi sono dei limiti di decenza che non dovrebbero essere valicati in uno Stato di diritto un po' meno che meramente formale.

I fatti di questi anni, per quanto ci riguarda direttamente da vicino, dimostrano il drammatico smarrimento nel quale siamo piombati, il trasformarsi del costume e della cultura come in un tempo non troppo remoto non s’immaginava possibile. E ciò non è dipeso solo da un uomo, per quanto egli sia riuscito a incarnare una filosofia – chiamiamola così – che è riuscita a penetrare nelle coscienze e a eroderle, ma da un’intera classe dirigente nazionale che – senza grandi ostacoli e catturando il consenso della maggioranza – si mostra fattivamente corrotta, distaccata dalla vita concreta e intimamente marcia perché non crede più in niente se non al potere fine a se stesso.

E però tutto questo non sarebbe potuto accadere, non almeno nelle forme macroscopiche esibite con disinvoltura, se anche e specialmente da parte delle generazioni più adulte non si fosse spesso smarrito il senso di responsabilità, di quella verso se stessi e di quella verso gli altri. È bastato poco, in definitiva, per corromperci, e a poco è servito un coro di ammonitori impotenti. Ed è perciò che due anni e mezzo fa scrivevo in questo blog:



Le cosiddette opposizioni possono pure andare a casa o in televisione, nei salotti e nelle piazze a raccogliere firme, intanto Berlusconi governa con e senza di loro. Per conferire autorità alle loro dichiarazioni e doglianze, avrebbero bisogno di qualche dignità. E invece hanno avuto cento occasioni per batterlo e in cento e più occasioni hanno preferito l’accordo e gli affari sopra e, soprattutto, sotto il banco. Quando non hanno addirittura governato assieme. Berlusconi, quindi, ha solo ufficializzato ciò che il Parlamento è sempre stato: il luogo di rappresentanza di tutte le logge nazionali, dei masnadieri della finanza, dell’industria, del commercio, dell’evasione, dei traffici, degli appalti, del “pizzo” e dei “pizzini”.

[…]

No, Berlusconi non ha inventato nulla, egli è la sintesi organica di questo sistema semifeudale che le elezioni e nuovi attori non potrebbero cambiare, se non e al massimo su questioni secondarie. E questo solo spiega il consenso di cui gode. 



3 commenti:

  1. Analisi lucide che non fanno sconti.

    Adesso nella nuova fase, nel nuovo assetto mondiale, nella dittatura tecnocratica dell'europa queste

    "logge nazionali, dei masnadieri della finanza, dell’industria, del commercio, dell’evasione, dei traffici, degli appalti, del “pizzo” e dei “pizzini”."

    non sono più ne utili nè funzionali, ma solo marginali e spesso solo ostacoli. Tra l'altro gli è rimasto ben poco da vendersi per offrirsi come servitori.
    O trovano il modo di gattopardarsi o nella loro forma berlusconiana faranno ancora molti danni ma si estingueranno.

    Aspettiamo il sorgere del nuovo obama, del nuovo francesco.

    Ciao gianni

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  2. Anzi penso che gli interessi sovranazionali di multinazionali e finanziarie siano ormai ben focalizzati nell'obbiettivo di tosare per benino anche tutte queste categorie, nel solco classico dei processi del capitalismo in cui i piccoli spariscono per una concentrazione dei mezzi di produzione sociale in poche mani. Gli strumenti per accumulare capitali, tra cui il dominio politico, gli verranno sempre più tolti.

    E con loro affonderà anche una buona parte di quella pletora dei ceti medi che gli faceva da kapò.

    Ciao Olympe, gianni

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  3. Mannaggia mi era sfuggita la citazione:

    ...i predatori diventano prede...

    Una buona giornata, gianni

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