domenica 21 luglio 2013

Camminando


Diceva un cineasta argentino che l’utopia sta all’orizzonte. Quando tu fai tre passi, l’utopia è tre passi più in là. Tu fai venti passi, e lei è venti passi più in là. A cosa serve allora l’utopia se non la raggiungiamo mai? A far camminare il mondo!

Il capitalismo è fallito, ma non è morto. Paradossalmente – più esatto: necessariamente – ciò avviene nel momento in cui esso domina sprezzantemente su tutto il pianeta. Non possiamo calcolare i tempi del suo tramonto con la stessa frenetica impazienza con la quale consumiamo la nostra esistenza. Sappiamo però che finché la nostra società sarà dominata dal profitto non ci sarà pace, la miseria e la vita a perdere saranno abbondanti in ogni luogo del mondo. Solo quando l’umanità saprà organizzarsi diversamente, secondo scopi sociali predeterminati e non secondo il capriccio del caso, essa avrà finalmente compiuto il passo decisivo più importante della sua storia.

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Le ultime lettere spedite a casa da Jimmie mostrano quanto fosse consapevole che le loro vite venissero gettate via senza altro scopo che non fosse arricchire gli imprenditori della guerra. Aveva anche aggiunto, con amarezza: “Nessuno ricorderà mai quello che abbiamo fatto, solo quanto ne hanno ricavato loro”. Poiché sua madre era la segretaria di un potente membro del Congresso, questo solare atleta apolitico aveva sempre avuto un’idea abbastanza precisa di come andavano le cose in una nazione come la nostra, e non era il solo: durante i tre anni da me trascorsi nell’esercito non ho mai sentito una sola frase patriottica da uno dei miei compagni, solo frasi di dolore per gli amici persi e, quasi con la stessa frequenza, un feroce risentimento nei riguardi di quelli che, in patria, stavano decimando la nostra generazione di adolescenti (*).

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In ciò che segue non desidero demonizzare gli Stati Uniti d’America, ma invitare chi legge a riflettere su quella che passa per essere la più grande democrazia del mondo, il paese capitalistico per antonomasia, nel quale è istituita una Corte segreta che a proprio arbitrio dichiara lecito spiare e indagare milioni di cittadini, non solo americani ma di tutto il pianeta. E ciò che noi sappiamo – possiamo esserne certi – è solo una piccola parte di ciò che avviene nell’ombra.

Il governo federale spende cifre folli in armamenti e per tenere in piedi un sistema di spionaggio sistematico che non ha eguali, mentre la povertà e la precarietà dilagano, la misera si diffonde in strati sociali che mai avrebbero immaginato di scendere così in basso.

Gli Stati Uniti, per le condizioni nelle quali sono costretti a vivere milioni di suoi cittadini, è un paese del terzo mondo. Chi ritiene che ciò non risponda alla realtà, ossia che la povertà negli Stati Uniti è solo un problema di povertà relativa, può rettificare la propria falsa idea in diversi modi, anche stando comodamente seduto a casa propria guardando su Rai Storia – in italiano – il documento di Why poverty dal titolo Welcome to the Word, oppure su youtube in inglese. “Terzo mondo” è l’espressione testuale usata dagli operatori sanitari americani intervistati nel documentario, gente moderata e “buoni americani”, di quelli che mettono la mano nel cuore quanto cantano l’inno commossi.

Il governo degli Stati Uniti d’America si sente autorizzato di uccidere e rapire chiunque sospetti di ledere gli interessi statunitensi in qualunque paese del mondo (chiaramente in quelli che glielo consentono, che sono sotto ricatto e devono tapparsi la bocca). E non c’è cosa che non interessi gli appetiti delle multinazionali americane, perché rubare è per esse più conveniente di comprare.

Gli Usa hanno la percentuale di detenuti più alta del pianeta. Tommaso Moro una volta chiese: “Ma che altro con ciò fate, di grazia, se non crear di ladri per punirli voi stessi?”.

I tribunali americani condannano alla pena di morte con incredibile leggerezza decine d’innocenti.

Gli Usa sono il paese dove la schiavitù è prevista in costituzione per i condannati di determinati reati (chissà se Obama se ne è ricordato quando ha visitato recentemente la prigione dell’isola di Robben, in Sudafrica). Dice il XIII emendamento: Neither slavery nor involuntary servitude, except as a punishment for crime whereof the party shall have been duly convicted, shall exist within the United States, or any place subject to their jurisdiction.

Il lavoro nelle carceri non è più necessario, i profitti – che avevano arricchito chi gestiva il lavoro carcerario quando la manodopera era poca e relativamente alti i salari – non sono più possibili da quando la grande industria con le sue macchine ha ridotto in gran parte il bisogno di lavoro vivo. Ecco dunque che il lavoro forzato serve solo come vera e propria tortura. Anche altre forme di tortura sono applicate ai detenuti negli Usa (**).

Se poi hai la carnagione scura, se sei “abbronzato”, il rischio di essere imprigionato o accoppato dalla polizia aumenta di molto. L’attuale presidente degli Usa, sostiene che “il razzismo è ancora fra noi” e “vi sono nelle leggi statali e locali ambigue, che anziché disinnescare le tensioni razziali le accentuano”. Non è vero che le leggi siano ambigue, la legislazione penale e civile americana è nettamente improntata all’odio di classe e razzista.

La principale fonte del diritto degli Stati Uniti è la Costituzione, entrata in vigore nel 1789, e tuttavia ciò non ha impedito anche formalmente la schiavitù, ossia che nel 1861 vi fossero ancora almeno 4 milioni di schiavi in catene. Non ha impedito a George Washington di essere un grande proprietario di schiavi, non ha impedito il caso Dred Scott vs Sandford (1857), e anche in seguito all’introduzione del XIII emendamento (1865), la schiavitù in molte forme è sopravvissuta, la segregazione razziale è di fatto ancora vigente, e nonostante il XV emendamento il diritto di voto nei fatti non è garantito a tutti (***).

È attraverso i media che gli Stati decretano cosa deve pensare la gente, e ciò è tanto più vero negli Stati Uniti, laddove è attivo un gigantesco apparato di propaganda parallelo a quello spionistico. Naturalmente si tratta di una propaganda che si esprime per gradi diversi e in modo molto sofisticato, poco a che vedere, in genere, con gli anacronistici metodi polizieschi di stampo fascista o stalinista.

In questo paese il leader per i diritti dei neri, Martin King, è stato assassinato. Il leader del più importate movimento politico dei neri ha subito la stessa sorte. Le voci davvero critiche sono emarginate, allontanate e screditate con false accuse. L’apparato di potere ha sterilizzato la gioventù americana più attiva politicamente in molti modi, non ultimo favorendo la diffusione di droghe. L’Fbi ha utilizzato la mafia per infiltrarsi nel sindacato e corrompere i suoi leader.

Gli Stati Uniti si comportano come se fossero i padroni del mondo, e soprattutto considerano l’America Latina come il proprio cortile. Per molti decenni – e tendenzialmente anche oggi – hanno saccheggiato i paesi dell’America Latina e creato condizioni d’instabilità politica e di sottosviluppo economico. I dittatori dell’America Latina che sono succeduti per molti decenni, non erano autodidatti, ma avevano appreso le tecniche del golpe e della repressione nei corsi organizzati dal Pentagono e dalla Cia.

In tal modo essi possono sfruttare le immense risorse di materie prime presenti in questi paesi, e mostrarsi paladini della democrazia accogliendo negli Usa manodopera a basso prezzo che fugge dalla miseria e dalle dittature. Non servono più le navi negriere, basta la miseria a spingere i disperati nelle nazioni ricche, ad emigrare per fare i lavori più umili. Per quei popoli che vi si oppongono, gli Usa provvedono con gli embarghi economici e altre misure “dissuasive”. È il carattere violento dell’economia capitalista, del paese capitalista per antonomasia, che crea sottosviluppo e guerre.

Il lavoro sporco lo fanno gli specialisti, per esempio gli economisti e le loro dottrine oscene. Secondo il Financial Times l’unità di valore, l’equivalente universale, non è più l’oro, ma il Big Mac, una polpetta di carne agli ormoni con del pane spazzatura, 540 calorie in 72 grammi di veleno. Secondo questi idioti tutto girerebbe attorno al mercato, ma sappiamo bene che nessuna delle invenzioni veramente importanti ha avuto origine dal mercato. Nemmeno Internet, tanto per dire.

I paesi “democratici” si servono della democrazia formale fino a quando i padroni sono sicuri di poter tenere sotto controllo la società. Quando il malcontento e la protesta sociale minacciano l’ordine costituito, la democrazia diventa un crimine e lo stato d’emergenza diventa permanente.


(*) Gore Vidal, Navigando a vista, Fazi editore, 2006, p. 88.

(**) The criticism, directed at the Bush administration's approach to human rights, was made by Mr Justice Collins during a hearing over the refusal by ministers to request the release of three British residents held at Guantánamo Bay.
The judge said: "America's idea of what is torture is not the same as ours and does not appear to coincide with that of most civilised nations” [qui].

(***) La ratifica del XIII emendamento che abolisce la schiavitù, ha dovuto attendere il 1901 nel Delaware, il 1976 in Kentucky e nello Stato del Mississippi il 18 febbraio 2013!

3 commenti:

  1. A pag. 35 di quell'inutile giornale che è “la repubblica” di oggi (21/07/2013) ci sono le stime delle nazioni unite sulla popolazione dell'anno 2100 secondo cui l'Africa arriverebbe a 4,2 miliardi (da 1 attuale) e l'Asia a 4,7 (da 4,3 attuale). Saremo 11 miliardi di schiavi ed i più avranno la pelle scura. Tutti nigeriani,
    Previsioni di una schiavitù galoppante.
    Il capitalismo è stato il miglior espediente possibile affinché i padroni potessero sfruttare agevolmente gli schiavi e tenere sottomessi i popoli attraverso religione sesso famiglia etc. Ora che sono tutti già tutti belli e sottomessi ai banchieri ed alle loro multinazionali non serve neanche più il capitalismo dal momento che hanno le pance piene e che il profitto non lo si farà più attraverso lo sfruttamento della forza lavoro (gli schiavi) ma grazie alle macchine (la tecnologia).
    Fino al 2020 lo sviluppo esponenziale al cubo della tecnologia finirà di appalesare la già evidente inutilità della gran parte degli umanoidi. Andrò a finire che anziché trovare carne di cavallo negli hamburger ci troveranno quantità abbondanti di carne umana.
    Faranno il partito unico mondiale, che metterà insieme destra e sinistra core a core appassionatamente
    Quindi quelle previsioni sono errate.
    Tra pochi anni comincerà la vera e propria mattanza degli schiavi (guerre, pandemie, carestie, fame) a cui sopravviveranno solo i padroni ed i più forti schiavi fedeli ed obbedienti.
    Se i militari rivelassero la tecnologia di cui già dispongono da un bel po’ (energia libera e gratuita per tutti) il mondo si salverebbe di sicuro ma la cosa intralcerebbe i piani dei padroni e delle multinazionali che devono sfruttare ancora tanto il petrolio, il grano, la carne e tutte le schifezze che ci propinano ogni giorno.
    Sarebbe come sperare che il boia si suicidi per salvare la vita al condannato.
    Ciao

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  2. Uhm. Ti prego di credere, Olympe, che c’è chi ti stima (senza misura) per quel che insegni e per le belle sintesi, non solo per la piattaforma che offri per commentare a vuoto.

    Viepiú perplessamente,

    D.

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