giovedì 20 ottobre 2011

Nella solita palude


Di marce e manifestazioni famose ce ne sono state molte negli ultimi decenni. Basta pensare alla nota marcia inventata da Aldo Capitini, la Perugia-Assisi; oppure alle famose e oceaniche manifestazioni contro la guerra in Vietnam, negli Usa e in Europa. Ma né la guerra fredda e nemmeno quelle del sud est asiatico ebbero fine a seguito di tali movimenti di massa.

Se provassimo a chiedere a Trichet, a Sarkozy o alla Merkel quanti fossero e chi fossero i manifestanti di sabato scorso a Roma, con ogni probabilità non saprebbero rispondere. L’unica cosa nota sono gli scontri tra i black bloc e la polizia. Se ai caroselli folli dei blindati si fossero opposti, oltre ai black bloc e altre minoranze di giovani, anche qualche migliaio di manifestanti “pacifici”, con ogni probabilità il messaggio sarebbe stato diverso, il governo forse sarebbe caduto e i partiti politici sarebbero spiazzati. Il bluff democratico avrebbe ricevuto un duro colpo. E invece siamo e restiamo nella solita palude.

La sinistra italiana che conosciamo è morta. Non lo ammettiamo perché si apre un vuoto che la vita politica quotidiana non ammette. Possiamo sempre consolarci con elezioni parziali o con una manifestazione rumorosa. Ma la sinistra rappresentativa, quercia rotta e margherita secca e ulivo senza tronco, è fuori scena. Non sono una opposizione e una alternativa e neppure una alternanza, per usare questo gergo. Hanno raggiunto un grado di subalternità e soggezione non solo alle politiche della destra ma al suo punto di vista e alla sua mentalità nel quadro internazionale e interno.

L’ultimo editoriale di Luigi Pintor, 2003. E diamo del fascista pure a lui? Lo so che questi discorsi non piacciono a molti, e cazzo mi stupirei del contrario dato il canaio mediatico. Tempo al tempo. Vorrei vedere se a qualche decina di migliaia di pubblici dipendenti riducessero lo stipendio del sessanta per cento e non pagassero la tredicesima ai pensionati. Da qualche parte sta già succedendo. De te fabula narratur.

1 commento:

  1. Il governo non aspetta altro che piazzare i blindati agli angoli delle strade e disperdere gruppi di persone superiori a tre, è ancora presto, ..ma così vorrebbero che fosse, e presto lo sarà. Altrimenti come spieghiamo un maresciallo vestito da black & block al santo spirito che indica ai suoi colleghi chi deve essere arrestato, come spieghiamo un altro black & block dare un festoso 5 ad un celerino? ...e questi sono fatti, non parole o sogni o pensieri.

    RispondiElimina