lunedì 3 ottobre 2011

L'albero che non c'è in Zuccotti Park



Da New York ci sono due notizie, di segno contrario. La prima è che una manifestazione di protesta, pacifica, ha portato a 700 arresti tra i manifestanti che tentavano di attraversare il ponte di Brooklyn. La provocazione poliziesca è un bene, farà aprire gli occhi. La seconda notizia è che al Zuccotti Park (*), non lontano da Wall Street, sede da un paio di settimane dei cosiddetti “indignati”, ci sono anche le vacche sacre Michael Moore, Naomi Klein, Noam Chomsky, Susan Sarandon, la schiuma del veleno radical riformista.

Fermarli e arrestarli è stato un gioco facile per gli sgherri. Le manifestazioni di massa che si concentrano in un luogo determinato o sfilano in grandi e dritte arterie stradali sono cose da principianti. Comunque si tratta di poche migliaia di polli, circa 2.000 (secondo il NYT circa 1.500), robetta. Non è un debutto, è solo colore. Magari c’è anche qualche infiltrato pagato dai repubblicani.

La critica del politico e della politica non può che partire dai rapporti di produzione fondamentali della vita, e pertanto dovrà essere una critica congiunta dell'economia, dell'ideologia, del politico e della politica. Ecco perché la rivoluzione sociale non può che essere contro la mediazione, perché la rivoluzione sociale o è rivoluzione totale o non è.


(*) Un tempo si chiamava Liberty Plaza Park (e non come scrivono i soliti giornalai ribattezzato Liberty Park dai manifestanti). Paradossalmente si tratta di un parco privato ove è consentito l’accesso al pubblico, realizzato dall’omonimo presidente di una holding immobiliare.

6 commenti:

  1. Non capisco cosa hai contro una grande persona come Noam Chomsky...

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  2. Veramente, non capisco nemmeno, cosa hai contro, la Klein, e Moore.
    Bah.

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  3. la loro "critica" dell'esistente è la migliore garanzia contro un rovesciamento rivoluzionario

    tempo al tempo

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  4. Continuo a non capire, Klein e Moore, nonostante abbiano opere davvero meritevoli sono comunque svariati gradini sotto alle opere imprescindibili di Chomsky. A me in tantissime cose ha davvero aperto gli occhi, poi boh...

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  5. sai ognuno è libero di formarsi un'opinione rispetto la tua che so essere prevalente

    Chomsky è un antimarxista e anche come linguista sta da tutt'altra parte rispetto al materialismo storico

    perciò ho parlato di vacche sacre, perché le loro opinioni hanno grande risonanza e seguito, ma si tratta prevalentemente di una critica laterale

    perciò ho scritto l'ultimo paragrafo del post

    naturalmente è difficile rendere tutti i motivi in poche righe e anche con molte. sarebbe opportuno un vis à vis, ma non è possibile

    ciao

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  6. Con anti marxista però ci andrei cauto, è vero che Chomsky in molti scritti critica Marx ed elogia Bakunin ma più nell'aspetto sociale-politico che in quello economico visto che lo stesso Chomsky ammette candidamente di non essere uno studioso di Marx e non si definisce affatto anti. Comunque come giustamente scrivi ognuno ha le sue opinioni. Rimane il fatto che il tuo è un gran bel blog.

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