lunedì 4 ottobre 2021

La colpa è della Cina

 

Nel 2019, si sono registrati 161 omicidi, a fronte dei 131 del 2020. Sono molti meno dei morti sul lavoro, ossia ai sensi dell’art. 1 della costituzione più bella del mondo antico. E allora quali pericoli minacciano davvero la nostra vita? A titolo di confronto con gli omicidi, è molto più pericoloso esporsi a temperature estreme (3,5 volte di più), rischiare una caduta (33 volte) o un infarto (83 volte).

Sempre più persone muoiono di malattie cardiovascolari, tumori e di diabete. Insomma, l’industria agroalimentare e l’inquinamento ci stanno uccidendo più di ogni altra cosa, assai più del virus, ma in modi più diluiti nel tempo e mediaticamente meno eclatanti (cose che scrivevo anche 20 mesi fa).

I professionisti del cibo spazzatura sono così numerosi, potenti e ben organizzati che per la prima volta nella storia dell’umanità, a livello globale, la malnutrizione uccide più della denutrizione (OMS). Senza ignorare ciò che ci intasa i polmoni 24 ore su 365 giorni, aggravando così tutte le patologie croniche che sono fattori di vulnerabilità, di cui si parla poco o nulla, anche di fronte al Covid. L’area della pianura padana, per dire, pare sia la più inquinata d’Europa. Il più grande inquinamento da Pfas d’Europa è in Veneto, ma anche le acque del Po ne sono piene e non solo di Pfas.

Siamo sempre più grassi, sempre meno liberi del nostro tempo, sempre più stressati (litigiosi, incattiviti, frastornati). Avete mai sentito nei talk televisivi parlare di queste cose? Fare domande su queste questioni a Bersani, Meloni, Salvini, Speranza o altri extramondo? Si susseguono a ogni ora trasmissioni dove tutto ruota attorno al cibo, si fanno gare tra improvvisati cucinieri, si decantano ricette immaginifiche ricche d’ingredienti, ma parlare davvero dell’agrobusiness e di tutto ciò che vi succede?

Il numero uno mondiale dell’industria alimentare ammette che circa il 70% dei prodotti alimentari e il 96% delle bevande venduti non dovrebbero andare nello stomaco, ma dritti nella spazzatura. Il dato emerge da un documento interno consultato dal Financial Times. Il giornale precisa che la percentuale citata riguarda solo “circa la metà“ del fatturato dell’azienda. Non si applica alla nutrizione infantile, ai prodotti per animali domestici, al caffè o alla nutrizione medica (una sintesi dell’articolo, riservato agli abbonati, si può leggere qui).

Perfino le carote hanno avuto la loro storia cancerogena. Le coltivazioni erano infestate da un parassita, il nematode. È stato combattuto mediante l’uso di un pesticida miracoloso, il dicloropropene, che distrugge il piccolo verme e consente la produzione intensiva. Ma questo pesticida, notoriamente tossico e cancerogeno, è bandito dal 2009 in tutta Europa. Per anni, tuttavia, grazie a un’efficace attività di lobbying, i produttori hanno ottenuto una deroga. Il nostro ministero della Salute ha concesso anche per quest’anno l’autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria, vale a dire per molti ortaggi. Si potrebbe continuare (a grattarsi il prurito) con decine d’esempi.

Eppure la Coldiretti si duole: «nel decreto italiano mancano colture importanti come il basilico e la carota che hanno sempre beneficiato della deroga e per i quali l’impossibilità d’impiego del dicloropropene rischia di avere ricadute economiche pesantissime».

Chiedo: e le ricadute sanitarie? «Metta la mascherina», mhanno intimato ieri degli idioti mascherati da idioti mentre mincamminavo in una via deserta.

Ci stanno avvelenando sapendo di farlo, ci uccidono premeditatamente, consapevolmente, scientificamente. Però abbiamo mango tutto l’anno e una scelta di 438 modelli di auto da tutto il mondo. La colpa è della Cina, ovviamente.

6 commenti:

  1. Gran bel post, da sbattere in faccia in primi ai nostri politicanti di merda. Chiedo venia per l'eufemismo.
    Buona giornata

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  2. Consola sapere che in giro c'è ancora qualcuno che ragiona.

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  3. Di questi argomenti non si può neppure parlare e chi s'informa e divulga viene platealmente deriso. Si preferisce credere ciecamente a chi governa e questo non per stima ma per pigrizia.
    Buona giornata.

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  4. Mi sfugge, chi sarebbe il numero uno mondiale dell'industria alimentare?
    Grazie

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