domenica 24 ottobre 2021

Sto pensando di scrivere un libro

 

Entrando in libreria, guardando le pile di libri allineati sui banconi, si resta quasi intimiditi. I nomi dello spettacolo politico-mediatico ci sono tutti. La maggior parte di questi autori è lungi dal sospettare che saranno dimenticati tra qualche decennio anno. Alcuni di questi nomi possono vantare di essere l’epitome dell’umorismo non intenzionale, altri confondono la loro ignoranza con certezze più o meno reazionarie. Stringe il cuore nel pensare alle lontane foreste da cui proviene la materia prima per quella carta stampata.

Vi sono libri dai titoli improbabili e dai contenuti surrealisti. Un esempio tra tutti: Giulio Andreotti, I diari segreti. Poderoso volume prefato da un giovane giornalista di sicuro avvenire. Neanche fossero quelle mancanti di Casse-pipe, mi sono concessa l’emozione di leggere le pagine delle date che m’interessavano. Piene zeppe di omissioni (apprezzate l’ossimoro).

Ci sono libri invendibili, ma molto divertenti, perciò se li avete nella vostra libreria, non bruciateli. Libri come quelli di Romano Prodi, un uomo che ci ha sempre detto cosa sta succedendo e cosa potrebbe accadere presto. L’ultimo suo s’intitola Strana la mia vita. Immersi nella sua privacy, quale sarebbe la migliore definizione di “strano” riferita a Prodi? Questo libro viene dopo Il tempo delle scelte, La mia Italia, Un’idea dell’Europa, La miseria sessuale in un’economia di mercato, il suo bestseller. È annunciato in uscita per il 2022, edito in due volumi, Addio Quirinale.

Non poteva mancare il libro di Gruber, che come ogni autunno raccoglie i frutti delle sue lunghe riflessioni estive. Leggere i suoi libri e masturbarsi richiede la stessa clandestinità. L’ultima faticaccia di questa Pizia televisiva è dedicata empaticamente a Martha Gellhorn, con la quale sente di condividere, non potendo anelare alla modestia, “il dovere della verità”. Se avremo lontani discendenti e questi vorranno sapere di che cosa viveva e pensava l’umanità occidentale a cavallo del terzo millennio, sono i libri di Dietlinde che dovranno leggere.

Ho pensato anch’io di pubblicare un libro che colga, su due livelli, tutta l’attualità e tutta la complessità del fenomeno letterario e politico del momento che stiamo vivendo. Detto fra noi: tra tanta merda non dovrei avere difficoltà a pubblicare anche la mia. Per il momento ho scritto solo il titolo, che sicuramente apprezzerete per schiettezza, ossia Come cagare nei boschi del Südtirol: un approccio ambientale per un’arte dimenticata.

Intanto leggetevi questo:



P.S. del 26-10 : È sintomatico dei tempi che nessun lettore abbia chiesto da quale libro sia stato tratto l'estratto riprodotto.

9 commenti:

  1. Top!! Io lo comprerei!

    Vado un attimo off topic. Torno da un piacevole weekend a Roma, e mi viene voglia di leggere un po' di storia romana. Consigli? Sia su Roma antica che sulla Roma medievale e rinascimentale.
    Thanksss

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    1. Nel mare magnum della storiografia romana c'è da perdersi. Comunque: Giovanni Brizzi è una sicurezza: Roma potere e identità dalle origini alla nascita dell'impero cristiano, Patron editore

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    2. Mah!, comunque; “Roma non è eterna” vale la pena

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    3. Mah cosa? tra Brizzi e Raimo non c'è paragone. la stessa differenza tra un chimico e un alchimista

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  2. Il libro lo scriviamo assieme, in forma di contraddittorio. Tu fai Marx, io Lassalle. Mi era venuto in mente Proudhon, ma no: troppo coglione.

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