Si vieta di entrare in un cinema, in un ristorante, allo stadio, eccetera, perché non si è vaccinati. Con un limite temporale stretto e definito la cosa può starci, però alla luce di una seria valutazione e non come misura per spingere a vaccinarsi (senza dire del gran bordello fatto dal governo e il terrorismo mediatico in tema di vaccini).
Si può impedire a una persona di lavorare e dunque di procurarsi il sostentamento per sé e la propria famiglia perché non ha voluto farsi iniettare un farmaco? Ci si rende conto che con un simile provvedimento si sta creando un precedente giuridico pericoloso? Non mi riferisco all’oggi, che come sappiamo è in atto un’epidemia, ma al domani, quando la motivazione per decidere di negare l’esercizio di un diritto fondamentale a un gruppo sociale potrebbe essere diversa e adottata per decreto sotto la spinta di un’emozione collettiva costruita ad hoc. Potrebbe anche venire il sospetto, con l’aria che tira, che questa prova di forza miri a creare proprio questo tipo di precedente. Sospetto che personalmente al momento ritengo infondato, ma non vorrei di dover cambiare idea.
Da giorni attendo che qualcuno tiri fuori i camionisti di Allende. Niente.
RispondiEliminaSenso del pudore? Difficile.
Ignoranza?
l'ultima
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