Qualunque cosa trovi un acquirente, non importa quale cosa e quale acquirente, per gli economisti è un “bene”. Anche la merda, che in alcuni casi è opera d’arte esposta in musei di tutto il mondo. Una scatoletta di merda su eBay te la regalano per 120 euro.
Non solo qualunque “cosa” concreta può diventare un “bene” economico, come la merda appunto, ma anche una “cosa” metafisica. A pensarci è faccenda molto vecchia, basta chiedere ai “sacerdoti”, che di “beni” metafisici s’intendono da molto prima delle piramidi egizie e dei bitcoin.
Questi ultimi devono il loro successo solo all’eccitazione che provoca in milioni di smanettoni con una libido complicata e che scoprono una vocazione al commercio, e il suo fascino ai giornalisti economici, sempre desiderosi di elogiare i meriti di una bolla finanziaria prima che scoppi.
Il suo nome è composto da “bit”, l’unità di base delle informazioni con cui lavorano tutti i computer, e da “moneta”. È una valuta immateriale al 100%. Tuttavia nulla è immateriale al mondo, nemmeno i nostri sogni e pensieri, che richiedono l’attività delle nostre piccole cellule grigie. E non certo Internet, che funziona grazie a metalli rari ricavati dal sudore e sangue di bambini e altri lavoratori forzati.
Di più: a leggere Wikipedia dietro ci sono persone e i loro schermi collegati a enormi computer per creare transazioni in un sistema chiamato “blockchain”. Quest’attività di “mining”, creazione di monete virtuali tramite un duro lavoro informatico, è remunerata sotto forma di bitcoin. Stiamo parlando di macchine enormi che girano con altre ancora più grandi: i server. Il consumo di energia richiesto dai bitcoin supera quello di diversi paesi! Non chiedetemi maggiori dettagli, non li so e non li voglio conoscere, faccio parte dei relitti del passato che preferiscono leggere l’Illiade.
Quando è nato, il bitcoin veniva scambiato a 0,003 dollari. Per anni il suo prezzo è rimasto piatto come l’encefalogramma di certe star televisive, ossia fino al 2017, quando i vampiri hanno cominciato a sentire odore di sangue umano. Oggi prezza sopra i 60 dollari. Com’è noto, non è emesso da nessuno Stato e le transazioni sono eseguite in modo completamente anonimo.
Un’iniziativa anarchica volta a dimostrare che si può creare una moneta senza lo Stato e la banca. Più precisamente un’iniziativa “libertaria”, in linea con la corrente di pensiero che ritiene tutto sia commercializzabile e privatizzabile. Le buone idee si diffondono rapidamente e le banche s’interessano a questa nuova valuta, speculando su di essa. La solita Goldman Sachs è stata tra le prime a tuffarsi nel ricco piatto. Qualche economista serio storce la bocca, ma poi non disdegna un “pizzichino” della torta.
Un mio vecchio maestro, mi ripeteva spesso che si sente sempre parlare di chi vince nel gioco morboso della speculazione e dell’azzardo, mai dei perdenti, che sono molti di più.
Infatti, il bitcoin è utilizzato principalmente per speculazioni: lo acquistano solo per rivenderlo. Da quando Elon Musk ha deciso di boicottarlo, dandone notizia sui siti di insulti reciproci chiamati social media, non puoi nemmeno comprare una Tesla. E però alcuni Stati lo riconoscano come strumento finanziario, il sistema internazionale PayPal li accetta come mezzo di pagamento, dunque si può ancora parlare di valuta solo virtuale?
Speculazione su tutto e niente, la storia economica è piena di esempi. Forse il più noto è quello dei Paesi Bassi, nel XVII secolo, quando la gente comune impazzì per dei bulbi di tulipani venduti a prezzi elevati. E poi i bulbi sono diventati bolle, al massimo sbocciavano in primavera. Ad ogni modo, in bocca al lupo a chi vorrebbe fare la guerra contro un sistema finanziario anonimo e globale scendendo in strada. You remember Occupy Wall Street?
E come la si dovrebbe fare questa guerra, illuminaci!
RispondiEliminaSu questo punto ho già risposto
Elimina«La classe lavoratrice o è rivoluzionaria o non è niente.»
RispondiElimina(Karl Marx, Lettera a K.B. Schweitzer, 1865).
quelli non erano figli di classe operaia
Elimina...solo per suggerire di comprarne qualche decina, a trovarli a 60 dollari.
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