George Orwell ha coniato il termine “neolingua” per designare un’operazione di torsione linguistica organizzata da un sistema politico. Aveva osservato che l’hitlerismo e lo stalinismo erano stati regimi di manipolazione delle parole per soggiogare le masse. Nel romanzo 1984, il partito al governo diffonde messaggi come “La guerra è pace” o “L’ignoranza è forza”. Un genere di manipolazione fin troppo scoperta, magari efficace in certi contesti storico-sociali, tuttavia dozzinale.
Il romanzo di Orwell è in questo senso molto datato, oltretutto lo scrittore non poteva immaginare che i social network avrebbero giocato un ruolo importante nella costruzione di un gergo, una neolingua popolare molto efficace. Già la locuzione “social network”, per esempio, è molto comune nel gergo contemporaneo ed è ingannevole: Facebook, un’impresa statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, il servizio di messaggistica istantanea WhatsApp, non nasconde che il suo obiettivo, non meno che lo scopo di altre aziende del settore della comunicazione, è di trasformare qualsiasi legame sociale in una relazione commerciale.
Con strumenti come i social network, per l’appunto, la produzione di parole ed espressioni in inglese di cui non sempre cogliamo bene l’origine e il significato, si stanno espandendo enormemente e possono essere utilizzate più che mai per confondere tutto in tutti gli ambiti sociali. È una neolingua usata per non parlare di qualcosa, per aggirare un problema, costituita da una successione di spostamenti semantici, eufemismi seriali, produzione di modi di dire destinati a cambiare la percezione di una realtà.
Un argomento molto vasto questo della manipolazione linguistica, lo sappiamo. Prendiamo un termine oggi molto in voga: green pass. Perché verde? Oggi qualunque cosa denotata come “verde” è accattivante, positiva, progressista, buona.
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Nel Regolamento europeo nr. 953 del 2021, istitutivo della cosiddetta Carta verde, all’articolo 36 del testo comunitario, si legge che va evitata “ogni discriminazione diretta o indiretta delle persone che non sono vaccinate”.
Si riferisce ai soggetti non vaccinati “perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti Covid-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate”. Non rientrano in questa categoria coloro che “non vogliono” vaccinarsi. Pertanto queste persone possono essere discriminate direttamente o indirettamente, ed è ciò che avviene, non solo sul piano dei diritti, ma anche sul piano morale essendo queste persone oggetto di una campagna martellante di linciaggio mediatico che non ha precedenti in tempi “democratici”.
E su questo punto si possono accampare tutte le “ragioni” di questo mondo, ma non si può negare che è esattamente ciò che sta avvenendo e riguarda diversi milioni di persone, perfino nel loro diritto di lavorare, che non è certamente cosa da poco. Ieri sera si poteva ascoltare in tv una sciocchina vanesia (i titoli accademici non impediscono di dire stupidaggini) paragonare con sicumera il cosiddetto green pass alla tessera elettorale! Il guaio è che nessuno dei presenti in quella trasmissione ha avuto nulla da eccepire.
Poi si scopre che la traduzione in italiano dell’art. 36, diversamente dalla versione in francese, spagnolo e da quella in tutte le altre lingue degli Stati dell’Unione, è incompleta perché l’articolo, nella sua redazione originale, riguarda la tutela dalle discriminazioni anche chi “ha scelto” di non vaccinarsi.
Come considerare questa omissione? In seguito a proteste, l’omissione è stata emendata. Resta il fatto in sé.
Fa parte della nuova moda della "neolingua" la mancanza di commenti qua sotto? L'omissione di cui parli è certamente voluta, inserita nel tritacarne generale dei social essa passa inosservata. Bisogna uscire dall'atmosfera social e rileggere il regolamento europeo n. 953 per capire. A proposito com'è questo fatto che il nostro pseudo governo con il nostro pseudo presidente della repubblica tanto europeisti qui siano così "autonomi"?
RispondiEliminaForse e dico forse ci vogliono i portuali di Trieste e poi quelli di Genova e di altri porti per far fare dietro front sul Green Pass al governo dei "migliori"? Vedremo... Nel frattempo è assordante il silenzio dei sindacati confederali a riguardo. Presi sempre alla sprovvista, mai capaci di anticipare e leggere i tempi. Quasi sempre in retroguardia.
RispondiEliminaMi sono vaccinato appena ho potuto. Eppure tutto questo mi è evidente ma non c'è nulla da fare. Lo spieghi alle persone ma non capiscono. O non vogliono capire. Mah...
RispondiEliminame ne farei 1/2 litro di vaccino purché finisse sta tragedia che hanno voluto volgere in farsa
EliminaEsattamente..una farsa patetica che sembra fatta apposta per dividere le persone tra fazioni.
EliminaDa una parte presunte pecore (e sticazzi, io ci ho pensato eccome prima di vaccinarmi.. ho valutato il rapporto rischio/beneficio cercando di essere il più razionale possibile), dall'altra i presunti pecoroni terrapiattisti ecc. Come se avere dei dubbi, legittimi o meno (visto anche il delirio informativo sull'argomento), automaticamente debba qualificare per definizione come terrapiattisti. Insomma che brutto spettacolo.