sabato 6 dicembre 2025

L'attesa

 


Le nostre ferite quotidiane assumono spesso la forma dell’esaurimento. Esaurimento su tutto, corsa senza fine su una specie di tapis roulant. Come possiamo rimanere connessi alla realtà, alle sue immagini, alle sue reti, senza crollare? Lo so, lo sappiamo, la prima domanda che ci dovremmo porre è: ma chi ci obbliga a correre? Poi, chi trae beneficio dal farci correre dietro a noi stessi in questo modo, anche se ci sfinisce? Eh, già rispondere a questo significa rimettersi sul tapis roulant. E invece scelgo di fermarmi, di tirare il fiato mettendomi in una attesa tranquilla e senza ansia, a -6° nella stazioncina di Niendorfer. 

Nessun commento:

Posta un commento