venerdì 19 dicembre 2025

Il santo natale visto da Washington

 

A proposito di spese per gli armamenti, i dirigenti e gli azionisti delle aziende statunitensi che si occupano della produzione di armi possono festeggiare alla grande e chiudere l’anno con il botto (in senso letterale). Mercoledì il Senato ha approvato un disegno di legge per un altro bilancio della guerra da record, pari a 901 miliardi di dollari. È stato approvato con 77 voti favorevoli e 20 contrari. Tanto per dire che anche negli Usa esiste un’opposizione!

Con un aumento di quasi il 6%, il disegno di legge approvato rappresenta il maggiore incremento della spesa militare statunitense in 15 anni, secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), che include anche altre spese “relative alla sicurezza”. Dei 2.700 miliardi di dollari investiti nella “difesa”, ovvero nella guerra, in tutto il mondo lo scorso anno, più di un terzo è appannaggio degli Stati Uniti, paese arbitro internazionale della democrazia e dei diritti umani.

Washington ha investito più risorse nelle spese militari di quelle dei nove paesi successivi messi insieme: Cina, Russia, Germania, India, Gran Bretagna, Arabia Saudita, Ucraina, Francia e Giappone (notare la posizione raggiunta dalla Germania). Sebbene l’espansione di vari accordi di cooperazione militare tra Stati Uniti e Israele sia sancita dalla legge, non è ancora chiaro quanto gli Stati Uniti finanzieranno per il genocidio dei palestinesi. Dal 7 ottobre 2023, Washington ha fornito circa 22 miliardi di dollari in “aiuti militari” alle forze di occupazione israeliane, secondo gli ultimi dati della Brown University.

Nessun commento:

Posta un commento