mercoledì 16 novembre 2022

La risposta che non c'è

 

L’episodio della Ocean Viking, con a bordo 234 migranti prelevati in mare, mette in scena cinque categorie di individui: migranti, contrabbandieri, associazioni umanitarie, leader politici dei paesi europei che accolgono questi migranti sulle loro coste e coloro che non li accolgono. Ognuna di queste categorie agisce secondo la propria logica. I migranti vogliono entrare in Europa per avere una vita migliore. I contrabbandieri vogliono fare soldi con questa tratta. Le associazioni che raccolgono questi migranti in mare vogliono favorire questo esodo e salvare vite umane. I leader dei paesi europei vogliono adeguare il numero degli immigrati ai bisogni di valorizzazione del capitale evitando l’immigrazione incontrollata.

Quando si cerca di trovare la soluzione giusta per porre fine a queste tragedie che spesso finiscono in fondo al Mediterraneo, ognuno sceglie ciò che più corrisponde al proprio interesse e forse, almeno per qualcuno, alla propria sensibilità, difendendo i migranti e le associazioni che li aiutano.

Se si ragiona da un punto di vista strettamente politico, si è restii ad accoglierli, per paura di offrire pretesti ai partiti politici xenofobi. Se sei pragmatico, capirai che anche i contrabbandieri cercano di guadagnarsi da vivere approfittando della situazione, perché gli affari sono affari. Una cosa è certa, nessuno è in grado di offrire una risposta decente e coerente a questo dramma, perché una simile risposta non c’è, non nei termini correnti della politica e del dibattito pubblico attuale.

Questo è spesso il modo in cui funziona la vita politica nelle nostre sempre più traballanti democrazie: uno spettacolo in cui non c’è regista e nessun autore che abbia scritto i dialoghi. Come una sorta di improvvisazione permanente della politica dove tutti vorrebbero recitare il ruolo migliore. Lo stesso vale per gli altri grandi dibattiti che ci riguardano: il riscaldamento globale, la crisi demografica (assente o quasi), i servizi pubblici (da oltre un anno aspetto un’ecografia qui nel profondo nord), la precarietà e il supersfruttamento del lavoro, la disoccupazione, l’inflazione e non ultima la guerra, ma meglio dire: la voglia di guerra, ecc..

L’ansia e l’angoscia causate dalle incertezze su tutte queste e altre questioni spettacolarizzate, sono un po’ le stesse che si provano quando ci si ritrova in una situazione potenzialmente pericolosa e dalla quale non s’intravede via d’uscita. I dibattiti sui migranti che finiscono in Europa sui gommoni mettono in luce la nostra incapacità di superare le crisi che investono le nostre società. Siamo noi stessi su una barca che sta imbarcando acqua, e non c’è nessuna Ocean Viking all’orizzonte che venga in nostro soccorso. Gli attori della vita pubblica sembrano sopraffatti dalla complessità dei problemi che sono chiamati a risolvere, e del resto la loro posizione di classe, dunque anche il loro orizzonte ideologico e in certi casi anche mentale, non lascia scampo.

Tantomeno si ha coscienza che anche i paesi di origine di questi migranti sono a rischio di movimenti migratori interni che destabilizzeranno il loro già fragile equilibrio economico e sociale e provocheranno crisi ben più gravi di quelle che stiamo vivendo attualmente.

In alcuni post di questi giorni, forse con troppa presunzione, sicuramente con troppe parole e un linguaggio inappropriato alla comunicazione di oggi, ho cercato di dire ancora un volta quale sia il motivo essenziale dell’impasse storica che stiamo vivendo. Per non incorrere nello stesso mio errore di quei post, è bene che mi fermi qui. Quel che ero capace di dire è stato detto; quel che potevo apprende è stato appreso.

3 commenti:

  1. Poiché credo di essere almeno concausa dell'ultimo paragrafo, ti dico che non devi smettere. Quello che scrivi è sempre di interesse e aggiunge sempre cose nuove. Naturalmente, una quota di dissenso va tollerata. Del resto, cosa c'è di più ammorbante degli webbammiratori?

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    1. mon cher, tu n'avez rien à voir avec cela.
      le tue critiche sono sempre benvenute.
      la mia era una considerazione più generale, di autocritica.
      semplicemente volevo dire che eviterò di scrivere quel tipo di post.
      ils ne sont pas appropriés à l'époque

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  2. https://www.officinadeisaperi.it/eventi/8-miliardi-overbooked-non-facite-ammuina-da-il-fatto/

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