Il noto Hartz IV, introdotto nel 2005, cambierà nome e si chiamerà reddito di cittadinanza (Bürgergeld, letteralmente “denaro del cittadino”). Una volta tanto i tedeschi copiano l’Italia, ma solo nel nome.
Ieri il Bundestag ha dato il via libera alla riforma, hanno votato a favore 557 parlamentari, contro 98, due si sono astenuti. Il provvedimento riguarda gli attuali 5,3 milioni di beneficiari dei pagamenti della previdenza sociale di quello che dal prossimo gennaio sarà l’ex Hartz IV.
Non è necessario presentare nuove domande. Chiunque stia attualmente ricevendo Hartz IV riceverà automaticamente il nuovo sussidio di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza è un’opzione anche per le persone il cui reddito da lavoro non sia sufficiente a coprire le proprie spese di sostentamento.
Possono richiederlo le persone “occupabili” di età pari o superiore a 15 anni; chi ha bisogno di aiuto sotto i 15 anni e sopra i 65 anni; le persone che non possono provvedere al proprio sostentamento da sole e quelle alle quali scadono i benefici ai sensi di ALG I (cioè l’indennità di disoccupazione).
L’assegno standard di base dovrebbe passare dagli attuali 449 a502 euro.Gli adulti conviventi ricevono 451 euro. I giovani dai 14 anni in su 420 euro, i bambini dai 6 ai 14 anni 348 euro, i minori di 6 anni 318 euro.
Sarà tenuto conto dell’inflazione e l’adeguamento dovrebbe riflettere l’andamento dei prezzi in modo tempestivo ed efficace.
Il reddito di cittadinanza viene corrisposto per sei mesi, trascorsi i quali occorre presentare una nuova domanda. C’è una prima novità: il patrimonio di una persona viene esaminato solo dopo che il reddito di cittadinanza è stato erogato per un anno. Il costo dell’affitto sarà riconosciuto per due anni senza tetto. Solo allora entrano in vigore i requisiti per lo spazio abitativo e l’affitto, e se sarà il caso i beneficiari di prestazioni dovranno trasferirsi in un appartamento più piccolo.
La principale modifica rispetto a Hartz IV è la rimozione del cosiddetto “periodo di fiducia” di sei mesi, durante il quale le persone in cerca di lavoro avrebbero ricevuto il pagamento integrale delle indennità anche se non si fossero presentate agli appuntamenti presso i centri per l’impiego. Ora, ci sarà una riduzione pari al 10% se si perde un appuntamento presso il centro per l’impiego; dopo sei mesi una riduzione del 20 per cento la prima volta, la seconda volta del 30.
Oltre al cosiddetto “periodo di fiducia” di sei mesi, anche il “periodo di attesa”, originariamente previsto di due anni, e l’importo dei risparmi che potevano essere trattenuti, sono stati ridotti: a 40.000 euro per il titolare (originariamente 60.000 euro) e a 15.000 euro per ogni persona in più appartenente al nucleo familiare (originariamente 30.000 euro).
Al contrario, il governo francese sta pianificando di frenare i sussidi di disoccupazione quando il tasso di disoccupazione è inferiore al 9%, nell’ambito di un piano presentato lunedì che mira a far fronte alla carenza di forza-lavoro.
Anche in Italia si sta predisponendo una riforma, per il momento a base di minacce e chiacchiere.
Il concetto, in sé, è profondamente sbagliato: in natura non si mangia gratis.
RispondiEliminaTu hai l'obbligo etico, morale, nel caso ciò succeda, di contribuire, di lavorare per la comunità che ti sta aiutando.
La ipocrisia dei lavori socialmente fittizi aveva almeno questo principio ideale.
lei pensi a tutti i ricchi che non solo "mangiano gratis", ma magnano alla grandissima senza fare un cazzo.
Elimina@Olympe
EliminaRicchi, alias "parassiti"!
👍
L'unico obbligo etico e morale che sento di avere è appendere ai lampioni quelli che rendono possibile lo scempio dei pochissimi che possiedono la stessa ricchezza di sterminate moltitudini con l'appoggio di quei camerieri che tutti compìti porgono il vassoio spiegando che non esistono pasti gratis.
EliminaGiovanni
Sembra che la tesi della uguaglianza, fondamento della sinistra, abbia qui una dimostrazione: sopra, in mezzo e sotto c'è la uguaglianza nel parassitismo.
EliminaOgnuno parassita come può, coi mezzi che ha a disposizione. A me preoccupano gli integrali dell'impatto ecologico e ritengo che essi siano maggiori per quelli sotto, minor metabolismo ma, numerosissimi, colla sommatoria decisamente maggiore. Già ora l'impronta ecologica della Cina è maggiore di quella degli SUA.
In realtà gli umani sono macchine fisiche che cercano, tutte, di ottenere il massimo col minimo dispendio di energia. Ecco il perché dello scaricare sugli altri fatica, impegno, responsabilità.
Si pensi che i ricchi di oggi, i ricchi eh, mica chi lavora e guadagna bene, devono la loro ricchezza a indicibili malefatte e crimini dei loro antenati
EliminaHo spiegato altrove perche' globalizzazione e migrazioni di massa sono funzionali al capitalismo e al relativo parassitismo-in-grande.
EliminaGucci ha ottenuto uno sconto fiscale di 748 milioni di euro pari a quasi 125.000 redditi di cittadinanza!
RispondiEliminaPer dire ...
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