martedì 29 novembre 2022

Alla ricerca del tempo medio

 

I giovani laureati (ma anche quelli senza laurea) non vogliono accettare i lavori che gli vengono offerti; nessuno vuole più lavorare, mia brava signora, ai miei tempi, non ci lamentavamo tanto.

Ma c’è di peggio: sapete dove mediamente si lavora di più? In tre regioni della Grecia: 44 ore settimanali. I paesi dove si lavora di meno? In Germania. Chi l’avrebbe mai detto? Non conoscete bene i tedeschi. Quelli attuali, almeno. In Italia, il dato si attesta sulle 37 ore, leggermente al di sotto della media Ue, pari a 38,1. Differenze anche tra le regioni italiane. 

Lavorare di più non significa che la produttività del lavoro sia più alta. Spesso è il contrario. Ciò che conta non è il numero di ore trascorse a smanettare sul cellulare al lavoro. L’elevata produttività è data dall’impiego dei più efficienti mezzi di produzione.

Anche sul piano personale è necessario sviluppare “capacità relazionali, creatività ed empatia, che sono al centro del processo d’innovazione, fonti del futuro aumento della produttività”. Insomma, competenze trasversali, come le descrive l’attuale neolingua. Fosse per questo, a Napoli spetterebbe il più alto tasso di produttività d’Europa, forse del mondo.

L’incredibile aumento di produttività ci ha permesso di avere, durante la nostra vita, tanto tempo speso a fare qualcosa di diverso dallo sgobbare: scrivere fantastiche radicalità su twitter, per esempio, così come Kafka in un altro tempo le scriveva in una lettera a suo padre. Fine settimana e vacanze vissute nella metamorfosi della devastazione del paesaggio, interminabili giornate di shopping e persino anni e anni a guardare l’erba che cresce in giardino. In attesa che Piero venga a sfalciarmela con il tagliaerba a induzione cosmica.

Se mettiamo in relazione i miliardi di ore di lavoro non con il numero dei lavoratori, ma con la popolazione nel suo insieme, viene fuori che mediamente ognuno fa quasi un cazzo. Adoro la statistica che canta la vita, che ti dice che sei pigro mentre ti stai alzando dal letto prima delle sei per andare a lavorare, poi tornare a casa quando è già buio e la Gruber ha già formulato la sua tagliente domanda al collega giornalista: “Secondo te, ha ragione Travaglio quando dice che ...”. Un intero sciame di esseri ubiqui, che monetizza alleanze e potere, accompagna le nostre serate.

8 commenti:

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    1. Concordo e aggiungo: colpito /affondato. Credo che Svizzera e Germania si giochino il primo posto. Attendo una storia controcorrente del fancazzismo occidentale prodotta dalla Mitica. Comunque, per il mio vissuto lavorativo, confermo: i napoletani sono i più produttivi. A volte esagerano un po' nella fantasia e occorre tirare il freno a mano, ma ben vengano genio e sregolatezza.

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  2. non basta, per aumentare produttività vanno tolte tasse di successione e sulla casa per poi lamentare evasione.

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    1. togliere progressivamente la progressività delle imposte.

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    2. discriminare di fatto le persone in base a ipotesi che manco pfizer

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    3. è gente pericolosa

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  3. https://lyricstranslate.com/it/pippo-franco-la-statistica-lyrics.html

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  4. Migliori mezzi di produzione= meno manodopera, più disoccupazione ecc. Contraddizioni.
    Pietro

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