martedì 13 settembre 2022

Stiamo vincendo noi

Proprio così, stiamo vincendo. Tanto che in pochi anni l’estrema destra sarà egemone in gran parte d’Europa. Ci vuole poco per farci cambiare gusti e opinioni.

Putin morirà di cancro o avvelenato dal polonio, la Russia è ridotta alla fame dalla mancanza di chips burgers e gli ucraini sono alla periferia di Mosca. Ammettiamo pure che tutto ciò corrisponda al vero o che possa realizzarsi, che cosa cambierebbe per noi? Il prossimo passo è la guerra con la Cina, oppure con l’Iran, chissà, mentre ci si sta preparando alla guerra per la conquista della Luna e delle sue risorse (ne riparlerò).

Si finisce per credere a ciò che viene ripetuto a sazietà dopo averlo sentito dire a sazietà. Chiacchiere e bugie che si sostengono a vicenda. La guerra, esaltata in tutti modi, è giudicata come l’unico mezzo per regolare le controversie internazionali, secondo la linea del Dipartimento di Stato americano.

È un altro Vietnam, Afghanistan, Siria, eccetera, un’altra guerra di Washington.


Se ci facessero vedere in tv dei prigionieri russi decapitati, continueremo tranquillamente la nostra cena. In realtà non sappiamo che cosa sia il disastro umano che è la guerra e che cosa ci nascondono. Se parlasse qualche soldato semplice di ambo le parti senza censura e ipocrisie, ci direbbero loro che cos’è realmente la guerra, grande porcheria decisa ai piani alti e subita dalle anime comuni.

In sei mesi di conflitto, Kiev deve ancora ammettere di aver subito un solo morto in combattimento. A morire, ritirarsi e torturare sono solo i soldati russi. Delle cifre fornite dai russi non c’è da fidarsi, ovviamente. E dire che fino a qualche decennio or sono erano tutti, quelli che ora sparano di qua e quelli che rispondono di là, dei soldati sotto una stessa bandiera. Krusciov, l’ucraino, sarebbe stupito. Come sa essere paradossale la storia.

Arriva un momento che siamo stanchi e non se ne parla più. Se non fosse per i sussulti di giornali e tv, si direbbe che non c’è guerra. E invece è dichiarata daccapo ogni giorno. Siamo con gli ucraini, cioè con la parte giusta, spesso per buona educazione (bisogna fare come gli altri), ma nei fatti ognuno di noi spera di tenersi sopra la mischia e non subire tagli di corrente elettrica e altre conseguenze nei prossimi mesi e forse anni.

Ci avevano fatto credere che il capitalismo non aveva più bisogno di guerre. E invece per ristabilire il suo regno vacillante ha ancora e sempre bisogno di sangue di uomini, donne e bambini, per far capire a un pianeta che, attraverso i suoi scambi, si credeva globalizzato, che può fare quello che vuole, che in ogni momento può far esplodere l’illusione della sua omogeneità e dare libero sfogo al crimine.

16 commenti:

  1. IL BILANCIO DELLE PERDITE UMANE UCRAINE NELLA CONTROFFENSIVA È PESANTISSIMO

    L’esercito ucraino avrebbe perso oltre 4000 soldati durante la controffensiva contro le forze armate russe di questi ultimi giorni.

    Il prezzo pagato dalle forze armate ucraine nel corso della controffensiva condotta dal 6 al 10 settembre contro l’esercito russo, secondo quanto riferito dal portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, sarebbe pesantissimo. Almeno 4000 soldati ucraini sarebbero stati uccisi e 8000 avrebbero riportato ferite.

    Il portavoce ha dichiarato che “le forze aerospaziali russe, le truppe missilistiche e l’artiglieria eseguono attacchi di alta precisione contro le unità e le riserve delle forze armate ucraine nella regione di Kharkiv”. Commentando la situazione nella direzione di Nikolayev e Krivoi Rog, il portavoce ha detto che i militari russi hanno attaccato con missili un posto di fanteria della marina ucraina vicino alla città di Nikolayev, dove solo in quella azione 100 soldati ucraini hanno perso la vitae 15 veicoli sono stati distrutti. (Continua al link sotto)

    https://www.occhisulmondo.info/2022/09/12/il-bilancio-delle-perdite-umane-ucraine-nella-controffensiva-e-pesantissimo/?fbclid=IwAR2QVKCgyejsMDTZ6600xRIk3XhVEXVsPiImjMumnU8nyLxofZyLpFk5yu0

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  2. (ANSA) - WASHINGTON, 13 SET - La strategia alla base della controffensiva dell'Ucraina contro la Russia ha iniziato a prendere forma mesi fa durante una serie di intense conversazioni tra funzionari ucraini e Usa.

    Lo riferiscono fonti dell'amministrazione americana al New York Times.

    Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale, e Andriy Yermak, uno dei consiglieri più stretti del presidente ucraino Zelensky, hanno parlato più volte della pianificazione del contrattacco, mentre il capo degli stati maggiori riuniti Usa, il generale Mark A. Milley, e alti dirigenti militari ucraini hanno discusso regolarmente di intelligence e supporto militare.

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  3. Intanto qualcuno ci aveva detto che non era serio ipotizzare una resistenza degli ucraini (mi pare anche lei lo avesse scritto) e che sarebbero stati travolti in breve tempo. Il che non si è verificato e a quanto pare sono i russi a vedersela male ora. Molto male. All'anonimo sopra di me mi viene da dire che se gli ucraini hanno subito tutte queste perdite e ciò nonostante i russi arretrano, vuol dire che gli invasori se la vedono ancora peggio degli occupanti. In sostanza bene così.

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    1. "in breve tempo", dove l'ha letto nei miei post?
      ho scritto fin dal 24 febbraio che è una guerra tra USA/NATO e Russia.
      che sarà lunga e che è una pazzia (non da parte di Putin, da parte di tutti e soprattutto da parte dell'Europa che è quella che ne paga le conseguenze maggiori assieme all'ucraina.
      ho scritto che gli USA puntano a far durare questa guerra, a logorare la Russia, eccetera.
      la brevità del conflitto se l'è inventata lei.

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    2. Washington sa di non poter vincere sul piano militare in Ucraina, ma vuole tirare per le lunghe il conflitto cercando d’indebolire la posizione personale di Putin, quindi stravincere sul piano per così dire “morale” e della propaganda costringendo Mosca a un passo indietro.
      14 marzo 2022

      Per quanto riguarda il conflitto in corso, appare ormai chiaro che l’obiettivo primario dei russi non è l’occupazione delle città ucraine, salvo alcune. Forse neanche entrare a Kiev (che ha un ruolo più politico che militare) in questo momento è un obiettivo prioritario, dove peraltro i russi incontrerebbero una forte resistenza e potrebbero subire consistenti e inutili perdite.
      sabato 19 marzo 2022

      per quanto riguarda il resto, confronti la cartina dell’Ucraina di marzo con quella di oggi. È improbabile che l’Ucraina (cioè USA/NATO) vinca per abbandono della Russia.

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  4. Meno male che ci sono stati gli aiuti in armi agli ucraini. Altrimenti si che sarebbero crollati presto Ora Putin è in grossi guai anche sul fronte interno. Si stanno levando aspre critiche alla sua condotta da parte di oligarchi che contano. Visti i risultati dell' operazione militare portata avanti. Dannosa per la Russia e per l'Ucraina. Se crolla lo zar di cartapesta si possono intavolare trattative serie.

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  5. @ Olympe de Gouge

    Cara signora, lodevole il suo tentativo di mettere un po' di sale in zucca a quell'antirusso a prescindere di sopra, ma: "a lavare la testa all'asino si perde acqua e sapone".
    Buona giornata!

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  6. Caro signore, non sono affatto un antirusso ma un antiputiniano certamente sì. Rigetto al mittente l"accusa di asineria (fra l'altro l'asino è un animale nobilissimo) e le auguro le migliori fantasticherie erotiche al cospetto dell'immagine di San Putin.

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    1. mi intrometto. lei dice di essere antiputiniano, posizione rispettabile. però vorrei che lei mi spiegasse, se crede, perché è solo antiputiniano, ossia perché non prende posizione su ciò che hanno combinato USA/NATO da quelle parti da molti anni in qua.

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    2. Le rispondo volentieri. Ho viaggiato un po' nella mia vita e ho conosciuto anche molti russi. La maggior parte di quelli con cui sono in contatto (soprattutto se con una cultura almeno di medio livello e con la possibilità di accedere con una certa libertà ai media) sono loro per primi a condannare l'invasione e a vedere Putin come una sciagura per la Russia. E mi ripetono sempre che Putin è una cosa, la Russia è altro rispetto a quel paranoico che siede al Cremlino. Le ricordo anche diverse prese di posizione di atleti russi all'inizio dell'invasione che si erano schierati per la pace (poi riportati più o meno docilmente all'ovile). Insomma la Russia non è affatto un blocco compatto e un monolite come viene dipinta (in primis dalla propaganda russa). Fatta questa debita premessa per ricordare l'ovvio, che pare sfuggire ai più (cioè che una nazione ne ha invasa un'altra sovrana) sembra che se si dicono due parole contro gli uni automaticamente si passa ad appoggiare in toto il campo avverso. Gli Americani li conosco bene anche loro, la cialtroneria del loro potere e il fatto di concepire il mondo come una loro disponibilità. Ma ciò non sposta di una virgola che a spedire in Ucraina una generazione di vent'enni ignari di quello che andavano a combinare e di mercenari tagliagole tipo quel buontempone di Kadyrov è stato Putin. Al netto di tutte le provocazioni che il governo di Kiev può aver esercitato prima dell'invasione. Si combatte in Ucraina e non in Russia fino a prova contraria. Ed è chiaro che le simpatie umane vadano in primis a una popolazione aggredita e martoriata. Naturalmente senza dimenticare tutto il resto (imperialismo Nato, etc, etc,). Ma spendere due parole due in difesa di uno che ha assassinato giornalisti liberi come Anna Politkovskaja o ha combinato stragi come quelle della Cecenia, anche no. Grazie.

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    3. mi permetto di opinare che la sua risposta ha una base fin troppo soggettiva, prova ne sia che lei scrive: "Al netto di tutte le provocazioni che il governo di Kiev può aver esercitato prima dell'invasione". Al netto? Lei non menziona che cosa è successo dal 2014 alle popolazioni russe da parte delle milizie ucraine. E poi non si tratta solo il governo di Kiev, e si tratta di ricordare specificamente "tutto il resto (imperialismo Nato, etc, etc,)".
      Fatta questa chiarezza, mi creda, potremmo parlare più dappresso di Putin e della Russia. Ad ogni modo, grazie a lei.

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    4. Se i discorsi fossero così chiari e oggettivi e non ci fosse spazio per la soggettività in faccende del genere abiteremmo un altro pianeta. Conosco ciò che è capitato alle popolazioni russofone dell'Ucraina, ma quelle popolazioni facevano parte del territorio ucraino o sbaglio? Dove sta la logica e la giustificazione d'invadere militarmente un Paese sovrano (arrivando a occupare zone che non hanno nulla a che vedere con l'oggetto delle persecuzioni) perchè ci sono popolazioni che subiscono angherie? Allora invadiamo la Cina per gli Uiguri e il Tibet, la Turchia per i Curdi, il Brasile per gli indios e via di questo passo all'infinito. Grazie a lei.

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    5. Neppure in questo caso si è riusciti ad avere una risposta alla semplice domanda: come mai per questa guerra siamo disposti a pagare di persona e per le altre no? La risposta viene negata, per cui la ragione deve essere dura da confessare. Io mi sono fatto un'idea: gli ucraini sono bianchi.

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    6. sono bianchi, sono europei, ci fanno comodo ed era necessario montare una campagna di odio contro i russi, dal primo all'ultimo

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  7. https://www.sinistrainrete.info/geopolitica/23808-jacques-baud-operazione-z.html
    Trovo molto interessante a proposito questa intervista.
    Cari saluti

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    1. forse ci si aspettava che i russi avanzassero radendo al suolo tutto ciò che incontravano, come mi pare facciano altri

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