mercoledì 7 settembre 2022

Un disastro sociale che farà epoca

 

La guerra è alle nostre porte, c’è il pericolo concreto che le centrali nucleari siano bombardate, il calo del potere d’acquisto, la ricomparsa dell’inflazione, l’imminenza di una grave recessione con la chiusura di molte attività, la crisi dell’energia e la speculazione finanziaria e politica che ne è fatta, gli annunci della fine dell’abbondanza ai poveri, i media come non mai sottoposti al controllo del potere economico e politico (le lobby, gli azionisti, la pubblicità, i servizi segreti, eccetera).

Tutto in una volta ed è solo l’inizio di un enorme disastro sociale che farà epoca. E invece di che cosa si parla in un clima sociale di caccia a “ottobre rosso”? Di altro, di astruserie, di spegnere i modem e i led degli elettrodomestici, segno che non hanno capito un cazzo di ciò che sta succedendo realmente. Più probabile che ai piani alti abbiano capito fin troppo bene e non vogliono che se ne parli e ci si renda effettivamente conto del gioco sporchissimo in cui ci hanno trascinato.

Anzitutto la verità su questa guerra. È una guerra per procura, innescata dall’invasione dell’esercito russo ma provocata e pianificata sistematicamente dalle principali potenze occidentali nel corso di molti anni, armando l’Ucraina e minacciando la Russia. Nel perseguire lo scopo di portare anche l’Ucraina sotto la NATO, l’obiettivo ormai raggiunto è il disaccoppiamento dalla Russia dall’Europa nel campo dell’energia e di dividere la Russia stessa per farne bottino e spartirselo secondo quote.

Mentre i funzionari russi hanno ripetutamente chiesto negoziati di pace, gli Stati Uniti hanno rifiutato qualsiasi negoziato con la Russia e dichiarano l’obiettivo di riconquistare la Crimea, segno che la guerra non sarà né breve né limitata e cambierà le nostre vite (questo si comincia a percepirlo, ma quanto a comprenderlo realmente ci vorrà del tempo).

La Casa Bianca ha chiesto al Congresso lunedì di stanziare altri 11 miliardi di dollari per la guerra in Ucraina, che si aggiungono agli oltre 50 miliardi di dollari stanziati fino ad oggi. Si tratta d’intensificare il coinvolgimento dei paesi NATO nella guerra fino al raggiungimento degli obiettivi.

I principali beneficiari sono gli appaltatori di armamenti ed equipaggiamenti statunitensi ed europei, i quali registrando i maggiori ordini degli ultimi decenni, e le compagnie energetiche, in primis quelle statunitensi che hanno aumentato le esportazioni di energia sul mercato europeo a prezzi record.

Facendo pressione e attaccando direttamente artisti, scienziati e ora anche i viaggiatori russi, lo scopo è di preparare i popoli europei a guerre ancora più brutali. È il preludio di un aggressivo orientamento strategico della politica dell’Unione Europea nei confronti della Russia oggi e della Cina domani. L’imperialismo è sempre quello altrui, mai il nostro, che si chiama “cooperazione con i partner globali per difendere il diritto internazionale”, e attualmente comprende ulteriore “sostegno all’Ucraina”, “sostegno agli oppositori russi del regime”, “rafforzamento delle nostre difese” e, per quanto riguarda la Cina, provocazioni di ogni genere comprese quelle militari davanti alle sue coste.

Quando si parla di “lavorare con i partner globali per difendere il diritto internazionale”, questo significa che le potenze della NATO e i loro alleati hanno il diritto esclusivo di infrangere il “diritto internazionale” al fine di per far valere i propri interessi imperialisti, come hanno fatto negli ultimi decenni con innumerevoli guerre, bombardamenti, colpi di stato e col terrore dei droni in tutto il mondo.

Quello che il potere reale (non le marionette politiche e giornalistiche buone solo a intrattenerci da settembre a maggio) ha per obiettivo è una strategia di militarizzazione globale che subordini tutti gli aspetti della vita sociale a una politica basata sulla guerra. Per condurre questa guerra sull’intero scacchiere mondiale è necessaria una società “più resiliente”, indottrinata e ubbidiente agli input, che non turbi la “pace sociale”. La pandemia, a tale fine, è caduta a fagiolo.

2 commenti:

  1. https://www.officinadeisaperi.it/agora/il-senso-delle-parole/sonnambuli-di-fronte-al-baratro-da-il-manifesto/

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  2. Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant (Tacito, ma erano altri tempi)

    Una volta, le membra dell'uomo ritenendo lo stomaco ozioso discostarono da lui e disposero che le mani non portassero cibo alla bocca né che la bocca dovesse accettarlo né che i denti dovessero masticare. Ma, nel momento in cui intesero di dominare lo stomaco, pure esse stesse soffrirono e l'intero corpo giunse a un deperimento estremo, di qui, si palesò che il compito dello stomanco non è affatto essere nullafacente, ma, dopo avere accolto i cibi, di redistribuirli in virtù di tutte le membra. E esse ritornarono in amicizia con lui. Così, il senato e il popolo romano in quanto sono un unico corpo, con la discordia periscono con la concordia gioiscono (Menenio Agrippa, ma erano atri tempi)

    Pietro

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