venerdì 23 settembre 2022

Possiamo e dobbiamo

 

L’interesse di gran parte degli italiani è concentrato sulle elezioni politiche di domenica prossima. Sarebbe un atteggiamento scontato se la situazione fosse normale. E però non stiamo vivendo una situazione normale, sia interna e sia a livello internazionale. Non quando si parla di centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio nei prossimi mesi, né quando si scrive di case al buio e di docce di coppia.


Per il resto la campagna elettorale si è svolta in una cappa di noia e una coltre di stupidità. La frase più frequente che si sente dire in questi ultimi giorni è questa: “la gente non sa per chi votare”. Molti lo faranno per abitudine (votare contro qualcuno), altri si recheranno alle urne smentendo la parola data pubblicamente solo un paio di mesi fa, soddisfatti di essere come sono (vedi sotto).

Per quanto mi riguarda, e per quanto possa interessare (ovvio), non andrò al seggio. L’ho qui scritto più volte, in questa situazione il voto è una truffa, e non solo a causa di siffatta legge elettorale, laddove il voto è ridotto a una finzione simbolica, neanche più alla scelta ma solo alla convalida di persone cooptate da un’oligarchia clientelare e affaristica.

Votare per i maggiori partiti è un voto che non paga ed è anzi dannoso perché significa dare legittimità a questo sistema, che all’atto pratico è quello del socialismo per i ricchi e del capitalismo per gli altri.

Si tratta di gentaglia senza nessuna reale etica e visione politica, che ha uno status sociale ed economico privilegiato, e che non ha altra preoccupazione che mantenere la posizione acquisita e fare carriera. Anche nella prossima legislatura non mancheranno di essere ospiti dei salotti (televisivi e no) e nelle ville e sugli yacht di ricchi e potenti, magari con dei ridicoli Ray-Ban.

Per contro, votare per delle liste che di poco raggiungeranno il quorum, è un voto inutile. Uscire dalla UE, dalla NATO, eccetera, è pura velleità. Parlare di “sovranità” è pura illusione. In senso lato e per paradosso neppure la Russia può uscire dalla UE e dalla NATO. Certi proclami certificano la mala fede o la non comprensione della realtà e della storia. Non si può escludere entrambe le cose.

Prendiamo a esempio di questa inutilità e velleità un fatto tra tanti che si potrebbero raccontare. Nessuno in Italia è stato chiamato a un evento fondante della UE, ossia a esprimersi in un referendum sul Trattato costituzionale europeo. In Francia i cittadini hanno avuto se non altro questa possibilità nel 2005. Tuttavia, nonostante il 54,7% di “no” al Trattato, la maggior parte del testo è stata ratificata dal Parlamento francese nel 2008.

L’astensione non basta, ci vorrebbe dell’altro che però esiste quasi solo sottotraccia e purtroppo confusamente. Va tenuto conto del fattore tempo, perciò bisogna fare in modo che gradualmente l’astensione diventi un atto consapevole e militante, e non un’astensione per mancanza d’interesse o d’informazione. Ci vuole pazienza e costanza. Al punto in cui è arrivata la storia (in accelerazione!), possiamo e dobbiamo fare questo.



Era talmente deciso che ...

14 commenti:

  1. Deciso anche io a non partecipare a questo gioco truccato, ad avvallare questo simulacro che ancora rivestono con il nome di democrazia.
    Non ci credo più.

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  2. Joe Biden sulle elezioni di domenica:
    "Chiunque vinca, l'Italia non lascerà la coalizione".

    Anna Pulizzi, che ringrazio:

    "Non fanno nemmeno più finta che non siamo una colonia. Lo dicono apertamente. Gli unici a non averlo capito sono molti italiani".

    "Di fronte a una dichiarazione così, il ministro degli esteri ed il presidente della Repubblica dovrebbero quantomeno chiedere chiarimenti".

    "Noi però essendo una colonia queste due figure non le abbiamo. Abbiamo solo ascari ansiosi di ben figurare allo sguardo del buana".

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  3. Un figo vota PD, ma deve distinguersi dalla massa di non-fighi che votano come lui, ma senza rompere le balle

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  4. L'astensione consapevole, per tacere di quella che non vuole legittimare il sistema, non è contemplata dal main-stream mediatico, per loro chi non si reca alle urne favorisce semplicemente questa o quella coalizione politica; il processo per far acquisire all'astensione militanza e consapevolezza presumo sarà lungo.
    Ad ogni modo, come sottolineava lei, ormai siamo su dei binari chiunque guidi il Paese.
    AG

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  5. "L’astensione non basta, ci vorrebbe dell’altro che però esiste quasi solo sottotraccia e purtroppo confusamente. Va tenuto conto del fattore tempo, perciò bisogna fare in modo che gradualmente l’astensione diventi un atto consapevole e militante, e non un’astensione per mancanza d’interesse o d’informazione".

    Questo è il PUNTO, è la pallottola d'argento che viene sparata da chi continua a dire che bisogna votare sempre e comunque. Trasformare l'astensione in consapevolezza e autodeterminazione è una sfida nuova che attualmente ha poco dibattito e soluzioni pratiche.

    Credo che dialogare su questo aspetto sarà fondamentale per fare sintesi di proposte e battaglie che dovranno inesorabilmente essere affrontate nel prossimo futuro.

    P.S. l'elettore tipico del PD è quello che fa mille analisi (a volte anche condivisibili) ma che arriva sempre a tenere in vita, tramite il voto, il partito che scientificamente lo deluderà. Un loop infinito che sotto sotto giova anche allo stesso elettore che deve pur difendere le sue posizioni di "rendita".

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  6. Buonasera,
    definire una truffa il diritto di voto mi sembra eccessivo, per cui non mi trovo d'accordo con lei; semmai la legge elettorale, con cui vengono eletti con liste bloccate i parlamentari imposti dalle segreterie di partito, quella è davvero una truffa nei confronti del corpo elettorale perché nessuno sa che con una semplice X verranno eletti alla Camera e al Senato parlamentari che nessuno conosce. Forse sarebbe meglio battersi per chiedere il voto di preferenza, permettendo agli elettori di scegliere o di tentare di fare eleggere il proprio candidato e non una lista di nomi che nessuno conosce imposti da una oligarchia politica.

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    1. dove ha letto che ho definito il "diritto di voto" una truffa?
      ho scritto: "in questa situazione il voto è una truffa".
      spiego il perché, dicendo che non si tratta solo a motivo della legge elettorale. quindi faccio degli esempi.

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    2. Non la stavo contestando, stavo solo esprimendo il mio punto di vista. Riporto la sua frase per evitare fraintendimenti che io stesso ho involontariamente contribuito a generare parlando impropriamente di diritto di voto: "in questa situazione il voto è una truffa" il suo giudizio mi sembra lo stesso eccessivo. È una mia opinione; nulla di più. Buonasera e chiedo scusa per l'equivoco

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    3. è un suo diritto contestarmi, ci mancherebbe, ne offro spesso motivo anche senza che le mie parole siano travisate. ci siamo chiariti, grazie

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  7. Queste elezioni "fuori stagione", al di là della infima qualità dei candidati e dei loro programmi, sono come i plebisciti nelle province occupate\liberate dai Russi: servono a congelare lo status quo e ad imporre una linea politica decisa altrove. Prendervi parte non ha senso, bisognerebbe disattivare il "pilota automatico", come lo definì il gelido banchiere.
    (Peppe)

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  8. Oggi scambiavo dei messaggi con un tizio su fb e lui ha scritto testuale: "L'Occidente (post colonialista) non ha mai occupato un paese per impossessarsi del suo territorio..." "...gli Occidentali hanno non solo "scrupoli" ma un'opinione pubblica che, se del caso rimuove i governanti democraticamente. In URSS, in Russia, in Siria gli autocrati lasciano il potere solo se morti per malattia o suicidio" .In queste parole, a mio avviso, c'è tanto di quella propaganda che ci martella le menti da quando nasciamo a quando moriamo. E che crea dei mostri di cretineria in età adulta. E non finisco di sorprendermi. Ad esempio su come si possa pensare realmente che in un mondo in cui si spendono 2100 miliardi di dollari in armi, le opinioni pubbliche occidentali siano libere di rimuovere "democraticamente" i governanti guerrafondai in modo che tutto si aggiusti.

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    1. potresti ricordare a quel tizio che l'imperialismo non ha bisogno di occupare militarmente dei paesi per sottometterli. il caso degli Usa vs l'Italia è eloquente

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  9. "L’interesse di gran parte degli italiani è concentrato sulle elezioni politiche di domenica prossima..."
    Mi permetto di dissentire: eventi ben più pressanti sembrano occupare la mente degli italiani.
    "Sarà Peppino Di Capri a ricevere la scultura che riproduce l’orma del piede sinistro di Diego Armando Maradona, nel corso di un incontro organizzato dal Napoli Club Isola di Capri".
    (caprinews.it, 23 settembre 2022

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