Siamo
troppo presi oggi a contare i capelli bianchi alle mummie riunitesi intorno a
D’Alema per parlare di ciò che d’importante invece avviene. Francamente non mi
ci trovo a spartire simpatia tra D’Alema e Renzi.
Del
terremoto ci siamo già stufati. Dopo aver inviato sms da due euro e pacchi di
pasta e carta igienica, dei buoni propositi di prevenzione antisismica
riparleremo al prossimo infausto evento, cioè al massimo tra 5-6 anni. Ognuno
facendo i propri scongiuri, ovviamente.
Sempre
sulle prime pagine dei giornali, invece, troviamo la responsabile dei disastri
della capitale, ossia Virginia Raggi. Il trevigiano Totila a suo tempo aveva miglior stampa. La
cura Marino funziona.
Nei
prossimi giorni sarà la volta delle pensioni, una nuova riforma in vista del
referendum di dicembre (?). La platea da accontentare dovrà essere la più ampia
possibile, anche solo una mancia o una promessa di elemosina in certi casi
potrà bastare. Vedrete che si arriverà a un do
ut des assai esplicito in tal senso.
*
Abbiamo
assistito all’ennesimo fallimento del G20, questa volta a Hangzhou in Cina. I
cosiddetti “grandi” avrebbero dovuto trovare un modo per aumentare la crescita
globale. Ognuno per la sua strada e si continuerà, per tentare di tenere in
piedi il sistema, di pompare altre migliaia di miliardi nel sistema finanziario
globale per stimolare l'espansione dell'economia reale, nonostante il
fallimento di queste politiche monetarie.
Sintomatico
che in condizioni in cui si prende atto che il problema economico centrale è la
mancanza d’investimenti e della domanda, l’unica reale misura adottata miri a
ridurre la produzione nel settore siderurgico globale, una misura evidentemente
diretta contro la Cina.
Pur
non nominando direttamente la Cina, il G20 ha deciso di istituire un Forum globale
sulla sovrapproduzione di acciaio. Il provvedimento è stato fatto passare con
la minaccia da parte dell'Unione europea che, se la Cina non era d'accordo, vi
sarebbe stata una decisione negativa sulla richiesta di “status di economia di
mercato” nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio.
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