In
base agli ultimi dati disponibili, risalenti al 2012, nel mondo si contano
circa 6,5 milioni di decessi legati all’inquinamento: ogni nove persone morte,
una è vittima dell’aria contaminata. Circa il 90 per cento delle morti per
inquinamento riguardano paesi a reddito medio-basso; i due terzi si registrano
nel sudest asiatico e nel Pacifico occidentale. Il 94 per cento dei decessi a
causa delle conseguenze dell’aria inalata – riferisce sempre l’Oms – è dovuto a
malattie come quelle cardiovascolari, ictus, broncopneumopatia cronica
ostruttiva e cancro ai polmoni. In Cina sono 1,03 milioni le morti
riconducibili all’aria cattiva. In India 621.000 e in Russia 140.000. In
Europa, sempre nel 2012, l’Italia — con poco più di 21.000 decessi — conta più
vittime rispetto a Regno Unito (16.000), Francia (11.000) e Spagna (6.800). E
oggi la situazione sembra essere addirittura peggiorata. L’inquinamento
continua a incidere soprattutto sulla salute di donne, bambini e anziani, con
conseguenze spesso imprevedibili.
Sarebbe inoltre opportuno conoscere la distribuzione dei decessi, vale a dire metropolitani e il resto, come possono essere anche quelli relativi alle aree specificatamente industriali. Tra l'altro è prevista nei prossimi anni nel mondo una migrazione e concentrazione massiccia nelle città. Per chi abbia avuto l'opportunità solo di visitare in questi ultimi tempi solo p.e. Istanbul, Il Cairo, e Mosca si sarà reso conto dello spaventoso inquinamento dell'aria oltre alla situazione della viabilità insostenibile, lo stress fa il resto (ammesso e non concesso che si stressino).
RispondiEliminaMilano e Roma non scherzano (un pò meglio per quest'ultima).
Oltre ai decessi vanno poste in conto le patologie connesse e persistenti.
Non trascurerei l'alimentazione: vediamo adesso cosa e dove porterà Bayer-Monsanto.
Tutto vero !
RispondiEliminaTutto vero cara Olympe.
L'importante però è non affidarsi alle conclusioni del pensiero patafisico che assegna la colpa del "tutto" alla cattiveria dei singoli capitalisti o banchieri o ad un sistema finanziario o ai governi di turno.
caino
Sì, non bisogna andare a prendere il giornale o al bar all'angolo o a consegnare il pupo all'asilo in auto. La vita comoda ha un prezzo.
RispondiEliminaNon serve nemmeno però l'individuale comportamento corretto.
RispondiEliminaSennò basterebbe il pensiero religioso.
Ci si può salvare la "coscienza" individuale, ma non il mondo.
Si è veramente liberi solo quando si comprende che si è esseri sociali collettivi e questo può solo avvenire in un altro tipo di società .
Questo altro tipo di società è attualmente impedita dagli attuali "rapporti di produzione" .
Poi fate un po' come "ve " pare !
caino
Quanta verità in poche righe!!!!
RispondiEliminaEssere o non essere.
RispondiElimina"L’economia a bassa crescita è arrivata al capolinea: o tracolla o riparte"
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-09-30/l-economia-bassa-crescita-e-arrivata-capolinea-o-tracolla-o-riparte-155456.shtml?uuid=ADDRy7TB
Intanto, quelli che dovrebbero essere gli strateghi e leader dei padroni della economia nostrana, dimostrano tutta la nullità loro, e delle loro teorie:
"Sole 24 Ore, gruppo chiude semestre con
50 milioni di rosso."
Ciao,g
in merito al sole, stesso pensiero, ciao
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