martedì 9 dicembre 2014

Sfumature di odio di classe


Di vero interesse la trasmissione Sfilatino quotidiano condotta dalla signora Concita De Gregorio con ospite il noto giornalista signor Federico Fubini che reclamizza un suo libro, uno delle centinaia di migliaia d’inutili libri che si acquistano e leggendoli ci s’ammala peggio che l'Ebola. L’intervento del ministero della salute, obbligando fascette sulle copertine d’ammonimento sulla tossicità del prodotto, non sortirebbe grande effetto su chi è già assuefatto e dipendente. Resta il fatto che in quello studio dove si smercia quotidianamente roba simile, sono seduti degli adolescenti. Per fortuna che a quell'ora gli altri sono a scuola o stanno tornando a casa.

Mi hanno colpito (si fa per dire) soprattutto le ultime frasi pronunciate dal giornalista con disinvoltura satolla e la compitezza del buon borghese. Testualmente ha detto che “il benessere non può essere gratis per tutti” e che laddove c’è una forbice “di 50 per cento di disoccupati giovani e solo il 12-13 per cento di più anziani, lì è la vera ingiustizia”. 


Chissà, forse voleva dire che una media spalmata sulle varie classi d'età sarebbe più giusta. L’ingiustizia non è nel sistema che non sa e non può offrire un lavoro e dignità ad ognuno, bensì tra chi un lavoro da schiavo ce l’ha e chi è costretto a mendicare anche quello. Il benessere può essere gratis solo per i Fubini e simili iscritti alla cassa pensionistica dei giornalisti grandi firme, gente che campa benissimo vendendo in corpo undici sfumature del proprio odio di classe.

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