martedì 16 dicembre 2014

Gli effetti delle opinioni


L’opinione pubblica è una delle armi più potenti che, come la religione, penetrano negli angoli più remoti, laddove i provvedimenti amministrativi perdono ogni influenza; disprezzarla è come disprezzare i principi morali. […] L’opinione pubblica esige un suo proprio culto.

Queste parole furono scritte oltre duecento anni fa, precisamente nel 1808, da un tale conosciuto come Klemens Wenzel Lothar Metternich (*).

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S’è dato poco o punto risalto nei media italiani e anche europei alle manifestazioni di massa dei giorni scorsi negli Stati Uniti d’America, dove la protesta per gli abusi abnormi della polizia è il segnale di un più generale malcontento. Se sei nero e povero la polizia ti può uccidere impunemente, questo è un dato di fatto, non un’ipotesi. Sarebbe falso affermare, come fa il presidente Obama, che gli Usa sono il paese della legge se non si soggiunge a precisazione che si tratta della legge del più forte. I presidenti americani giurano con una mano sulla Bibbia, una stravagante raccolta di miti razzisti e racconti di violenza.


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Grande risalto ha avuto, giustamente, la notizia del sequestro di Sidney e l’uccisione di due ostaggi. Molto meno risalto ha avuto la notizia del sequestro e uccisione di cinque ostaggi vicino a Philadelphia. Ormai negli Usa queste cose sono routine.

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Giulietto Chiesa è stato espulso da Tallinn. Non potendo prendersela con i prepotenti, ripiegano sugli autori satirici.

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Il banchiere e il rapinatore di banche non si distinguono per le loro azioni ma per le motivazioni che le ispirano. Perciò l’ideologia gioca un ruolo essenziale nella stabilità delle relazioni sociali.

2 commenti:

  1. L'ultima pillola, è senz'altro la più efficace.

    Saluti.

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    1. Condivido, ma la metteri alla pari con il giuramento sulla bibbia dei presidenti americani.

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