Di questi giorni, duecento anni
fa, si decideva a Vienna il futuro equilibrio dell’Europa post napoleonica. Sul
paradosso dello squilibrio, ossia della sicurezza e insicurezza relative,
poiché l’equilibrio avrebbe dovuto poggiare sul principio che la sicurezza
assoluta di uno stato significava insicurezza assoluta di tutti gli altri.
Esattamente cento anni dopo tale equilibrio si ruppe definitivamente per essere ricostituito dopo due guerre mondiali. Oggi in Europa vediamo ancora una volta come le pretese di egemonia di una potenza minaccino l’equilibrio e la stabilità del continente. Più in generale vediamo come la sicurezza assoluta rivendicata dalla maggiore potenza militare del pianeta si traduca in insicurezza assoluta per tutti.
Anche sul piano economico possiamo
constatare come l’assoluta predominanza degli interessi padronali abbiano
creato instabilità sociale distruggendo l’equilibrio tra le classi. L’abilità,
bisogna riconoscerlo, è stata quella di far apparire gli interessi del grande
capitale come esigenze naturali dello sviluppo, e, per contro, retrograde e
parassitarie le resistenze al cambiamento.
Ripeteva spesso la signora
Thatcher che tutto ciò “è inevitabile”. Aveva ragione: in un sistema capitalista
non c'è alternativa alle sue leggi. Del resto non sono pochi, anche se sempre
meno, gli sfigati che si credono dei borghesi perché ammessi al piccolo consumo
voluttuario.
sintesi perfetta che chiude il cerchio . buon anno a te e ancora qui nel tuo blog , Olympe
RispondiEliminagrazie, anno buono a te Lucilla
EliminaE' che bisognerà anche convincere qualche milione di persone nel mondo che non serve lottare per il piccolo consumo voluttuario. Del resto è stato detto che chi compra il superfluo venderà il necessario.Triste ma così.
RispondiEliminaUchì (*)
Uchì
a se vif in blanc e negre
e a se goza a colours
Qui. Qui si vive in bianco e nero / e si urla a colori
(*) di Federico Tavan, grande e trascurato poeta friulano.
lr
Ne sai qualcosa?
RispondiElimina"Il Comunismo spiegato ai bambini capitalisti"
stampato per il mercato italiano con incredibile e insperato successo da Clichy, un piccolo editore di Firenze.
da: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/31/i-comunisti-non-mangiano-i-bambini-li-educano-libro-gerard-thomas/1298472/
Buon anno e sempre grazie per le tue fatiche! gianni
non condivido, dubito assai quando si parla di "dottrina". Non esiste una "dottrina" di Marx ed Engels, questa è una fraseologia borghese, un modo di esprimersi da idioti. lasciamo ai bambini le loro fantasie, c'è un tempo per ogni cosa.
Eliminagrazie per la perseveranza e molti auguri a Te
Olympe, ho da farti gli auguri di buon anno, anche se lo vedo peggio di questo che è passato l'anno che verrà.
RispondiEliminaRiguardati di salute sopratutto.
Buon Anno! Franco.
compra un almanacco allora :)
Eliminabuon anno a te caro Franco
Ah,ah! Grazie, per l'almanacco!
EliminaBuon anno... Grazie per l'almanacco 2015. Male che vada, e probabilmente andrà male, sarà utile per la gamba zoppa del tavolo. :)
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