mercoledì 24 dicembre 2014

Se ne frega


Le grandi potenze hanno sempre lottato per la supremazia, e quando non hanno avuto ragione l’una dell’altra si sono spartite il mondo.

Accade anche dopo la seconda grande carneficina industriale: l’Urss e gli Usa si spartirono l’Europa e il resto in proprie sfere d’ingerenza.

Ognuno dei due sistemi riteneva di aver messo il dito nella piaga dell’altro; ognuno credeva di aver raggiunto per sé l’equilibrio e la felicità perfetta.

Nessuno, nell’ambito del capitalismo realizzato e in quello del socialismo vantato, poteva realisticamente sperare che quell’ordine di cose potesse essere mutato.

Nel novembre 1989, ad un funzionario di un paese di frontiera del socialismo sognato scappò di dire in televisione che chiunque poteva liberamente oltrepassare il muro che dava accesso al bengodi capitalista.

Da quel momento il mondo non fu più lo stesso. Il capitalismo ebbe a credere che la sua vittoria fosse definitiva. Fu un’illusione di pochi anni.

Giunse la crisi con una coda lunga come s’era mai vista. Molti dicono di saperne le cause e vaticinano il rimedio, ma la guarigione non viene. Il sistema è messo in questione e le sue strutture sociali non sono più le stesse.

Quale che sia il punto di vista da cui consideriamo il problema, la tesi e il suo contrario, una cosa è certa: siamo troppo impegnati negli acquisti, ora natalizi e in saldo poi, per potercene curare.

Da parte mia, lo dico senza rimpianto, ho speso migliaia di giorni tentando di argomentare ciò che solo il tempo potrà incaricarsi di confermare o smentire.


Tuttavia il tempo, come la fede, è illusione. Un mito che rende la vita sopportabile. La morte conosce bene questa piccola verità e perciò se ne frega del tempo. Opportunamente Gioachino Belli ebbe a scrivere che la morte sta nascosta negli orologi.

4 commenti:

  1. Non sono niente.
    Non sarò mai niente.
    Non posso voler essere niente.

    A parte ciò, ho in me tutti i sogni del mondo.

    (Fernando Pessoa)

    Auguri e a presto, g

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  2. Ho perso la fiducia nella Storia da bambino.
    Una mia zia, piuttosto furba e attenta alle cose, avendo io affermato che i Romani avevano fatto questo e i Greci quest’altro, mi disse :
    < Ma ti te ghe credito a ste robe qua ? >
    Ma sì – replicai io – perché i è bravi i professori.
    < Sa ti quel che i fa dentro dai San Martin ? (nel palazzo dove stavano i nobili, subito al di là del Soligo).
    Mi nol so.
    < Allora no ti sa quel che fa dentro dai San Martino e te vol saver quel che i fasìa 1000 anni fa a 1000 chilometri de distanza ?>
    (Andrea Zanzotto)

    lr

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  3. Bellissimo post Olympe. Caducità e Casualità sono l’essenza della Vita, che deve essere vissuta ”SENZA RIMPIANTI”. Avere uno scopo e provare a realizzarlo in un breve arco di tempo, sapendo però che gli accadimenti sono una somma di eventi casuali, determinati dall'alternanza di lunghi periodi di stasi, repentini cambiamenti, ed eventi a volte catastrofici, come le guerre o impatti di giganteschi meteoriti. E’ questione di fortuna.
    Ciao

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  4. ... Avere uno scopo e provare a realizzarlo in un breve arco di tempo ...
    come a dire che per dare un senso a questa vita che un senso non ce l'ha .. è bene inventarsi uno scopo (un senso che abbia più senso possibile) per dare significato alla "vita" (vita = tempo che ci separa dalla morte). Tanto pe' canta pe' fa quarcosa.

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