venerdì 10 ottobre 2014

Quanto la situazione sia grave


Il mondo è diviso tra: 1) chi s’illude che modificando le regole del gioco il sistema possa migliorare a vantaggio di tutti, e 2) tra chi non s’illude e crede sia il gioco stesso ad essere truccato. In altri termini: tra chi s’illude che la contraddizione fondamentale, tra salario e profitto e tra lavoro e capitale, sia superabile con le riforme, e chi crede che tale contraddizione non sia eliminabile senza superare il sistema che la produce. In altre parole ancora: tra chi crede e argomenta in 928 pagine che la contraddizione fondamentale di questo sistema risieda nell’ineguale distribuzione della ricchezza e chi, invece, verifica ogni giorno come l’ineguale distribuzione della ricchezza costituisca solo l’effetto della contraddizione fondamentale. Insomma, il mondo è diviso tra gente che non capisce un cazzo e chi, come me, perde tempo ed energie a confutare tutte le prospettive illusorie sul piano della teoria. Intanto la prassi capitalistica se ne va per la sua strada e se ne fotte di tutti.


E allora che si fa? Se la vostra domanda è stata questa, dopo aver letto queste righe e aver considerato la vostra esperienza di vita nelle sue pieghe, allora vuol dire che non avete letto quello che ho scritto qui per anni e, cosa notevolmente più importante, non avete capito un bel niente della vostra esperienza di sfruttati. E pazienza; ma soprattutto, se avete ancora bisogno di qualcuno che vi dica cosa fare, ciò dimostra quanto la situazione sia grave.

9 commenti:

  1. Ciao Olympe. Innanzitutto, grazie per le risposte che mi hai dato. Poi volevo chiederti: hai visto Pichetty ieri a Servizio Pubblico?
    E' stata una trasmissione importante, perchè confrontavo tutto quello che dicevano con quanto scrivi tu quotidianamente. Vogliono sanare le aporie del sistema chi con una ricetta, chi con un'altra ( Bersani faceva pena veramente). Cazzate!

    Ciao, Franco.

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  2. Devi avere una tempra d'acciaio per tener testa alle cose - queste cose - così direttamente per anni e anni! Penelope e Ulisse nello stesso tempo, ma in queso caso Ulisse ha bisogno di qualche compagno in più di quelli che ha avuto l'Ulisse dell'Odissea, e Penelope è costretta a riprendere in mano la sua tela cognitiva all'infinito. I Proci, intanto, se la godono, mangiano, bevono e prendono a calci i poveracci anche quelle rare volte che sono Ulisse, tanto non ce la fa, ah ah ah!

    "Se avete bisogno di qualcuno che vi dica cosa fare...". Non sempre uno si chiede "che fare?" per avere qualcuno che glilelo dica come fosse stupido, però qui tocchi un punto assai spinoso, come sai. Non basta sapere come stanno le cose per la produzione delle azioni necessarie a cambiarle. Sapere come stanno le cose può essere conditio sine qua non, ma non è l'unica condizione - è necessaria, la consapevolezza, ma non sufficiente. Non sarà proprio un mare, quello tra sapere e fare, ma uno spazio c'è - spazio ignoto? in parte certamente sì, anche perché ignorato, e proprio da quelli che questo spazio hanno avuto e hanno bisogno di percorrere - ignoranza che di questo spazio fa una palude capace di inghiottire masse, eserciti.
    Non c'è solo ignoranza da ignoramento, però, c'è anche ignoranza per irraggiungibilità cognitiva della zona centrale dello spazio che separa il pensiero razionale e ragionevole dall'azione, la quale è invece molto più vicina ai sentimenti e si confonde con le emozioni. Le quali e-muoverebbero, e se dissoci la conoscenza razionale e ragionevole dalle emozioni, la rendi sterile, paralitica, angosciosa. Allora, al più, si ricorre a qualcuno che dica cosa fare per rendere attiva quella conoscenza, qualcuno che dia più o meno esplicitamente ordini - anzi, va bene anche qualcuno che dia ordini che con quella conoscenza non hanno niente a che vedere, andando magari nella direzione opposta - un padrone là fuori, che mi porti via da questa insostenibile angoscia di non essere capace di essere padrone di me stesso.
    La pubblicità sa come muoversi in quello spazio che confina con l'azione, sa come portare all'azione - non tutti, certo, ma tanti sì, quanti bastano - e per questo usa strade che di razionalità e ragionevolezza hanno molto poco - strade indirette: hai presente l'agopuntura cinese? vanno a pungere il mignolo del piede, e ti passa il mal di testa che ti tormentava da giorni. I pubblicitari, i persuasori occulti, sanno come pungere i nostri mignoli, e tu ti ritrovi ad avere l'impulso - azione - a comprare quel certo prodotto anche se prima di entrare al supermercato non ti passava neanche minimamente per la testa. Cosa si può dedurre da quello che vado scrivendoti? Che gli sfruttati della terra dovrebbero avere il mondo della pubblicità al proprio servizio per qualche anno. Gratis. Per amore degli esseri umani e della terra tutta, animali inclusi. Oppure che inavvertitamente, su scala planetaria, vengano punti i mignoli di intere masse al punto sbagliato per i padroni, dalla stessa pubblicità o dalla realtà del mondo diffusa dai media, e come per incanto torna Ulisse e fa strage degli usurpatori.

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  3. Ti confesso Olympe, che quando ti ho scritto, non avevo letto il tuo post (questo post). Andavo di fretta, e ora che l'ho letto, mi rendo conto che non avrei dovuto chiederti niente. Penso che le 928 pag. del libro ti riferisci a Pichetty che ho ascoltato attentamente ieri a Servizio Pubblico.
    Ciao e scusami, Franco.

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    1. in questi giorni non ho potuto leggere i commenti, perciò ... ciao

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  4. se avete ancora bisogno di qualcuno che vi dica cosa fare

    no il "da fare " e' certo (anche se non si sa quando e chi lo possa davvero fare ) ma chi legge questo ( ed altri) blog credo abbia solo bisogno di trovare conferma almeno nel "mondo virtuale" a quel proprio sentire che nel "mondo reale" non e' capito da nessuno..
    Perchè siamo "animali sociali " ed e' inevitabile sentirsi spesso cretini quando invece cretini sono gli altri :-(
    Quindi cara Olympe scrivendo il distillato del tuo pensiero non stai facendo di certo la tanto sognata " Rivoluzione" ma non dimenticare che "nel regno dell' impostura" diffondere la verità e' un " atto rivoluzionario".

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  5. Che si fa Olympe? Si aspetta che i «milioni e milioni di bambini che hanno bisogno del nostro aiuto, e non chiedono un iPad o un iPhone, ma un libro e una penna»(MALALA), siano in grado di comprendere che bisogna cambiare i rapporti di forza all’interno della struttura economica: eliminare la proprietà privata e socializzare i mezzi di produzione per dare " a ognuno secondo i suoi bisogni, ed avere da ognuno secondo le sue capacità”. “Senza scuola non c’è futuro”.
    Saluti.

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  6. Chiedo scusa, ma non c'è un motore di ricerca in questo blog?

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    1. l'ho tolto alcuni giorni fa perché non funzionava. ora l'ho rimesso, spero funzioni. saluti

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