giovedì 4 luglio 2013

Sostegno al reddito


Secondo stime dell’Ania (*) che riguardano l’anno 2011 e un campione di oltre il 60% di società del mercato assicurativo, in alcune regioni del Sud Italia si concentra un numero elevatissimo di cause civili pendenti presso i Giudici di Pace (le sole Campania, Puglia e Calabria raccolgono oltre il 75% di tutte le cause civili pendenti nazionali). Delle oltre 240 mila cause civili pendenti davanti a un Giudice di Pace, circa 150 mila sono concentrate in Campania e, di queste, 108 mila nella sola città di Napoli. Di quelle rimanenti, altre 26 mila riguardano la Puglia, mentre 18 mila sono quelle presenti in Sicilia e quasi 10 mila in Calabria. Escludendo il Lazio (e in particolare la città di Roma), con circa 16 mila cause civili pendenti, le rimanenti regioni d’Italia si suddividono in modo uniforme appena 23 mila procedimenti.

Per avere un’idea più chiara di quanto il fenomeno sia concentrato si può rilevare – rapportando il numero delle cause civili pendenti al numero di sinistri accaduti nell’anno anno – che tale indicatore assume un valore pari a oltre il 50% in Campania, il 16% in Puglia e il 13% in Calabria, mentre nel resto d’Italia si osservano incidenze di gran lunga inferiori (con un valore mediano per l’Italia
pari all’1,7%).

Per quanto riguarda i veicoli non assicurati e che circolano per strada, nel 2012, risulta che 3,1 milioni di veicoli, pari al 7,0% del totale dei veicoli circolanti, non possiede una copertura assicurativa. Tale percentuale sfiora mediamente il 12% nelle province del Sud, con la punta estrema di quasi il 30% a Napoli; nel Centro Italia l’incidenza dei veicoli non assicurati è pari all’6,4% mentre al Nord tale valore scende al 4,6%.

Il dato di Napoli è confermato anche da altri numeri, ossia dalla minore diffusione della rete agenziale in termini di veicoli assicurati, dove ciascun agente assicura mediamente circa 3.000 veicoli, ma è altresì  interessante notare, tuttavia, che a Napoli si trova un agente ogni 2,8 km2, valore certamente migliore della media nazionale (15 km2). Insomma, molti agenti assicurativi ma assai meno veicoli assicurati.

Se t’investono a Napoli, cosa tutt’altro che infrequente, hai una probabilità su tre che l’investitore non sia assicurato. Oppure, dicono questi numeri statistici, è alta la probabilità che l’incidente sia procurato a fini fraudolenti. Tutto ciò dimostra, tra l’altro ancora, che i controlli da parte della stradale e dei vigili urbani semplicemente non esistono.

Una forma di sostegno al reddito. Requisiti richiesti: vivere a Napoli e il titolo di studio: patente B.



(*) Il rapporto 2012-’13 si può scaricare dal sito dell’Ania.

1 commento:

  1. A Napoli le istituzioni non esistono. In sua vece funziona egregiamente la camorra (in taluni casi addirittura con efficienza ed efficacia). A Napoli se sei onesto ti prendono per un delinquente e se sei un delinquente ovvero se sei un comune cittadino ti danno un premio e se poi sai anche sparare bene con la pistola o dare coltellate nella pancia ai passanti ti danno la coppa, l’autografo di Cavani e ti fanno dare udienza dal sindaco in persona che ti impone le mani sul capo e ti guarisce da ogni male o vi mangiate una sfogliatella assieme. Se a Napoli comandasse definitivamente la camorra le cose andrebbero sicuramente meglio perché la camorra lo sa come si fa a fare le istituzioni ed anche le istituzioni lo sanno bene come si fa a fare la camorra. A Napoli i delinquenti sono quelli che pagano l’assicurazione. Le strade centrali di Napoli ovvero quelle ricche ed alla moda sono piene di avvocati e commercialisti che ti spiegano bene come fare per fare incidenti falsi o evadere le tasse per non pagare niente.
    Comunque a Napoli c’hanno tutti il Suv e tutti quelli che hanno il Suv non pagano l’assicurazione.
    Napoli è avanti anni luce sul resto del mondo che ancora gioca a fare gli onesti ma ora lo sanno tutti che imprenditori, commercianti, liberi professionisti e politici non pagano le tasse e le fanno pagare a dipendenti e pensionati. Come l’assicurazione. Ciao

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