venerdì 18 settembre 2020

In Italia, laggiù al Nord

 

In Italia i libri si leggono poco. Pochi i lettori, ma tra questi la maggioranza legge romanzi, libri di cucina e altra indifferenziata. Per favorire le librerie è stata tolta la possibilità di vendere on-line con sconti fino al 15%, imponendo un limite “politico” (max 5%). Per gli acquirenti occasionali questo significa nulla, per gli altri il danno è notevole.

Per gli editori arrivano sempre provvidenze governative di sostegno. L’ultima:

L’articolo 1 “Riparto di quota parte del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali di cui all’art. 183, comma 2, del decreto-legge n. 34 del 2020” al comma 1 prevede che “Una quota, pari a euro 30 milioni per l’anno 2020, del Fondo emergenze imprese istituzioni culturali di cui all’articolo 183, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34, è destinata al sostegno del libro e della filiera dell’editoria libraria tramite l’acquisto di libri”.

Anche la biblioteca del Comune dove l’Inps versa mensilmente la mia addizionale ha ricevuto il suo contributo ministeriale, di euro 10.000,90. Quando la burocrazia vuole essere pignola non si fa scrupolo dei decimali. Quali libri sono stati acquistati con questa congrua cifra? Conoscendo l’assessore alla cultura, soprannominato universalmente “birra e panini onti”, non c’era da farsi illusioni: ha delegato “altri” nella scelta. Conoscendo questi “altri”, c’era solo da disperarsi. Hanno acquistato letame. Solo quello, senza eccezione e come sempre.

A suo tempo, un celeberrimo giornalista, occupandosi non incidentalmente in un suo libro di questa laboriosa comunità, pose una domanda all’assessore alla cultura e tempo libero pro tempore (non l’attuale). Risposta riportata nel testo: “Boh” (p. 68). Passano gli assessori, ma la succitata sostanza non cambia.

Esiste anche un “gruppo di lettura” composto quasi esclusivamente da donne, con relativo whatsapp. È un vero peccato non poter pubblicare i messaggi che si scambiano. Esilaranti è dir poco, sul genere del film C’eravamo tanto amati: “Elide: Ho cominciato a leggere il libro che mi hai dato, ammazza che tosto! Gianni: tosto I tre moschettieri di Dumas?”. 


4 commenti:

  1. Pensare che c'è gente che si sciroppa Cacciari.

    RispondiElimina
  2. Dietro la retorica della lettura come mezzo di emancipazione, si nasconde subdolamente il libro come merce e in quanto tale avulso dai suoi contenuti. Un libro può essere infarcito di sciocchezze e contenuti antisociali, ma se vende, ben venga ... GS

    RispondiElimina