Venezia di questi tempi sembra quella di Visconti, deserta per il colera. Penso che un paio di foto, scattate ieri poco prima delle 4 del pomeriggio, siano più eloquenti delle parole.
Poi, a sera, in tv abbiamo visto il carnevale di Roma. Lo stesso circolo infernale di parole da cui non riusciamo più ad uscire.
Ho tolto l’audio, e mentre scorrevano le immagini pensavo alle comparsate dai balconi, la diatriba sulle mascherine, i guanti obbligatori, ora vietati, la caccia all’uomo nei parchi, le autocertificazioni.
Tutti, volenti o nolenti, abbiamo contribuito a questa storia, che poi verrà a far parte della narrazione nazionale.
Da un anno riusciamo a sopportare gli errori, le assenze, le contraddizioni, le bugie, le assurdità in misura che va ben oltre il concepibile.
Siamo riusciti a sostenere l’infantilismo e i sensi di colpa in dosi quotidiane mai raggiunte prima.
Da bravi cittadini, responsabili, obbedienti, pieni di profondo spirito civico. Applaudiamo ogni sera dalle 20,30.
Oggi sui TG Mediaset ci sono relazioni entusiastivche sull'acquisizione dell'Hotel Luna di Venezia da parte di un gruppo inglese. Sembra quasi che sia la salvezza della città. Invece è solo l'aperitivo del passaggio degli sciacalli. Esattamente come quelli che si arricchirono con la guerra. Ma almeno allora c'erano le bombe vere.
RispondiEliminaNo , le bombe ancora no. Ma tu non suggerire.
EliminaOlympe, tu hai ancora casa a Venezia? me l'affitti?
EliminaUno squero a San trovaso
EliminaTemo ci siano spifferi
Eliminae pantegane
Eliminafammi un buon prezzo
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