lunedì 15 maggio 2017

Venghino!



Questa mattina è stato emesso dal Tesoro il cosiddetto btp-Italia sessennale, acquistabile alla pari con una cedola dello 0,45, senza commissione all’acquisto. È pure collegato all’inflazione, ma ciao mamma. Ne hanno parlato diffusamente tutti i giornali e si prevede che sarà acquistato alla grande, da un lato sotto l’effetto simpatia e dall’altro per diffidenza verso i fasti dell’azionariato (non parliamo poi di quello “fai da te”).

Lo 0,45 per cento d’interesse in un paese il cui rating ufficiale è quasi spazzatura, e quello reale classificabile a “compostaggio”, la dice lunga sullo stato dell’arte. Si pensi poi che le obbligazioni statali ad un anno e quelle a sei mesi segnano addirittura un interesse ampiamente negativo, cui aggiungere imposte e commissioni bancarie.

Quando mai l’Italia potrà rimborsare anche solo una parte del suo debito pubblico di quasi 4.000.000.000.000.000 di lire? E le banche, detentrici di una buona fetta di quel debito sotto forma di obbligazioni, hanno almeno 380.000.000.000.000 di lire di crediti esigibili come quelli di Banca Etruria. Indico le cifre in lire poiché l’euro, buono come moneta di pagamento, come moneta di conto ci ha portato abbondantemente con la testa e il portafoglio fuori dalla realtà.

Siamo a bordo di una nave di folli in procinto d’inabissarsi, mantenuta a galla da una ciurma volenterosa che svuota l’acqua con un passino da tè, mentre la sua classe dirigente (??) lavora alacremente d’ascia contro il fasciame aprendo falle che poi dice di voler tamponare con uso di segatura e sputo.



2 commenti:

  1. E poi - gli ufficiali di bordo - danno la colpa solo a Schettino di aver fatto (e fare) l'inchino.

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    1. e dunque nonostante gli interessi sul debito siano pressoché a zero, il prezzo degli idrocarburi sia crollato, questi riescono di media a fare ancora 150.000.000.000.000 di lire di debito all'anno!!

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