Questa mattina è stato emesso dal Tesoro il
cosiddetto btp-Italia sessennale, acquistabile alla pari con una cedola dello
0,45, senza commissione all’acquisto. È pure collegato all’inflazione, ma ciao
mamma. Ne hanno parlato diffusamente tutti i giornali e si prevede che sarà
acquistato alla grande, da un lato sotto l’effetto simpatia e dall’altro per
diffidenza verso i fasti dell’azionariato (non parliamo poi di quello “fai da
te”).
Lo 0,45 per cento d’interesse in un paese il cui
rating ufficiale è quasi spazzatura, e quello reale classificabile a “compostaggio”,
la dice lunga sullo stato dell’arte. Si pensi poi che le obbligazioni statali
ad un anno e quelle a sei mesi segnano addirittura un interesse ampiamente negativo,
cui aggiungere imposte e commissioni bancarie.
Quando mai l’Italia potrà rimborsare anche solo una
parte del suo debito pubblico di quasi 4.000.000.000.000.000 di lire? E le
banche, detentrici di una buona fetta di quel debito sotto forma di
obbligazioni, hanno almeno 380.000.000.000.000 di lire di crediti esigibili come
quelli di Banca Etruria. Indico le cifre in lire poiché l’euro, buono come
moneta di pagamento, come moneta di conto ci ha portato
abbondantemente con la testa e il portafoglio fuori dalla realtà.
Siamo a bordo di una nave di folli in procinto d’inabissarsi,
mantenuta a galla da una ciurma volenterosa che svuota l’acqua con un passino
da tè, mentre la sua classe dirigente (??) lavora alacremente d’ascia contro il
fasciame aprendo falle che poi dice di voler tamponare con uso di segatura e sputo.
E poi - gli ufficiali di bordo - danno la colpa solo a Schettino di aver fatto (e fare) l'inchino.
RispondiEliminae dunque nonostante gli interessi sul debito siano pressoché a zero, il prezzo degli idrocarburi sia crollato, questi riescono di media a fare ancora 150.000.000.000.000 di lire di debito all'anno!!
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