Sarebbe esercizio interessante e anche proficuo
quello di andare a vedere che cosa raccontavano i media al tempo in cui François
Gérard Georges Nicolas Hollande venne eletto al suo unico mandato da presidente.
“La Francia volta pagina. Il nuovo presidente è il
socialista François Hollande”, scrivevano Repubblica, il Corriere e
tutti gli altri. E che cosa promise l’interessato?
“Sarò il presidente di tutti. Questa sera non ci sono
due France, c'è una sola nazione. Ognuno sarà trattato nello stesso modo,
stessi diritti e stessi doveri. Nessun figlio della repubblica sarà lasciato
indietro o discriminato”.
Oh bella, ci mancherebbe che il presidente dicesse il contrario a proposito di diritti e doveri. Sperare che dicesse che chi ha molto di più deve avere anche qualche maggiore responsabilità, non è cosa da presidente "socialista".
E che cosa scriveva su twitter la nuova première
dame, cioè Valerie Trierweiler?
“Sono semplicemente fiera di accompagnare il nuovo
presidente della Repubblica e sempre felice di condividere la vita di François”.
Cose che si dicono tra fidanzati.
Anche rue Solferino non è più la stessa, la via dove
ha sede il partito socialista non è più invasa dai sostenitori festanti, ma dai
topi che lasciano la barca che affonda. Come cambiano le cose in cent’anni.
Più sul concreto qual era l’impegno di Hollande?
“La
mia missione è restaurare la crescita, l'austerità non può essere ineluttabile”.
Questo è parlar chiaro! Che cosa afferma il nuovo monarca
repubblicano Emmanuel Jean-Michel Frédéric Macron?
“L’austerità
non è un progetto”. Questo ha detto il nuovo presidente,
dimostrando che conosce i classici della poesia politica.
“L'austerità
non può essere l'unica opzione, bisogna puntare alla crescita. Ed è quello che
faremo insieme ai nostri partner europei a cominciare dalla Germania”.
Queste ultime parole però non le ha pronunciate Emmanuel
Jean-Michel Frédéric. Vi lascio immaginare chi può averle dette il 6 maggio 2012.
Quel giorno doveva essere “un nuovo
inizio per la Francia e per l'Europa, i francesi hanno scelto il cambiamento e
dovremmo essere all'altezza”. Cose che si dicono, perline per il popolo sovrano che
ha votato, per i babbei della gauche, della droite e del centre che ci credono ancora.
RispondiEliminaAristotele individua nella Retorica tre tipi di argomenti atti a persuadere: ethos, pathos e logos.
Oggi:venditori di fumos
Ormai il "nuovo che avanza" ha rotto gli argini,buttato giù i ponti e allagato tutto.Siamo con l'acqua e tutto ciò che si porta dietro alla gola.Non fate l'onda!
RispondiEliminalei dev'essere un inguaribile ottimista se la chiama "acqua"
EliminaSì una parte del meccanismo funziona così, ma aggiungerei anche un'altra parte che funziona ad un altro livello.
RispondiEliminaIl livello di quelli che stanno bene e che hanno votato perchè nulla cambi: "Fourquet ha fatto un calcolo illuminante: più il comune è ricco (ciò in base al numero di persone che pagano l'imposta sul reddito) più alto è stato il suo voto per Macron. Vero quanto un'equazione matematica." http://sollevazione.blogspot.it/2017/05/francia-il-ritorno-della-frattura-di.html
Che il relativo star bene di molti di loro sia in gran parte un'illusione spazio temporale, destinata a non avere un grande futuro, non è cosa con cui la loro percezione ami venire in contatto.
Sembra proprio che, come al solito, se non si è costretti da una necessità pressante non si voglia assolutamente cambiare.
Ciao, leggerti è sempre un gran piacere: quello che si prova quando si ha la soddisfazione di vedere l'intelligenza e la realtà trattate con il rispetto che gli sono necessari.g
anche i tuoi argomentati commenti sono sempre benvenuti. ciao
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