"Compiere
atti inumani in nome di dio è una bestemmia". Così ha detto, con sprezzo totale
della realtà storica, il capo di una chiesa che per millenni e fino all’altro ieri ha
commesso e giustificato gli atti più atroci e inumani in nome di dio. Quante
guerre sante hanno combattuto i papi di ogni epoca? E quanto al fanatismo odierno non ci
sono solo le frange islamiche ma anche quelle cattoliche: basta sintonizzarsi
su Radio Maryja. Ad ognuno i suoi dogmi e i suoi fanatici.
Che
serve sapere che il Corano condanna il suicidio? Anche il cristianesimo lo
condanna, ma ciò non ha impedito che nei due conflitti mondiali e in altre
occasioni i preti benedicessero le truppe prima di ogni macello. Ogni esercito
e ogni guerra chiama la ragione e dio dalla sua parte.
Qualunque specialista della materia potrebbe dirci in tv con quale tipo di armi – e dunque non solo con i coltelli – combatte la sua guerra santa il sedicente Califfo. Chi le produce e attraverso quali canali se le procura. Chi ha fornito le armi all’opposizione “moderata” siriana di Al Nusra, eccetera?
La
Marsigliese, la bandiera francese, je suis di qua e di là: vorrò vedere nel
caso Marine Le Pen diventi presidente. Trovassi uno, dico uno solo, tra questi sciocchini che solidarizzi col popolo curdo, con i familiari delle vittime dell’aereo
russo, o con quelli delle vittime di Beirut.
Chiediamoci
quanti innocenti ha ucciso la nostra indifferenza per le Sarajevo altrui.
Sta diventando la mia battaglia quotidiana questo tuo pensiero....quanto pur comprensibilmente si sia più vicini a sofferenze di popoli a noi più vicini geograficamente culturalmente etc quanto più diventa assordante il nostro silenzio riservato a tutte le altre vittime.
RispondiEliminaBravà...
Roberto
Grazie, scritto benissimo, arriva dentro al cuore.
RispondiEliminaVorrei ricordare anche i tantissimi giovani monaci tibetani che si sono dati fuoco per protestare contro l' oppressivo regime cinese
Piu di 43. Poi ho smesso di contare.
Silvana