Dov’è finito il “dopo Cristo”? Povero cristo, non se ne sente più parlare. Il chiacchiericcio mediatico e in rete ha ben altro di cui occuparsi. E la famiglia Agnelli? A godersi i profitti (le perdite le socializza), zitta zitta. Aveva lasciato l’incarico a caballeros come Marchionne, Eugenio Scalfari e Fassino di convincere gli operai che devono “competere” con i salariati cinesi e polacchi, giammai con i colleghi tedeschi o francesi, i quali evidentemente non devono competere con gli italiani che, com’è noto, sono dei fannulloni nati!
Intanto il generalissimo Bananni (non si chiama così?) “tratta” la resa incondizionata del contratto nazionale a favore di quello aziendale con Federmeccanica. Tranquilli, il chiacchiericcio sui nostri Cipputi ritornerà ad alzarsi di volume non appena si stancheranno di correre dietro alle mutande di politicanti, ruffiani e signore in carriera. Ci sentiremo tutti solidali, incazzati. Torneremo a parlare senz’altro di Termini Imerese, ma non di Pratola Serra (AV), dove si producono, alla FMA, motori per la Fiat e dove da lustri è praticato quello che oggi si chiama modello Marchionne. Anche lì tante promesse (investimenti, "fabbrica integrata", finanziamenti governativi, bla bla) ma ora si lavora solo 8 giorni al mese. Per i 1647 lavoratori c’è la cassa integrazione e per gli altri 594 dell’indotto va anche peggio.
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