Al forum dei funzionari del capitalismo mondiale riuniti a Davos, il gerarca italiano Giulio Tremonti ha detto:
«Siamo abbastanza giovani per vedere il mondo del G20. Ma anche abbastanza vecchi per ricordare il mondo del G7». Un vecchio mondo - quello del G7 - «dominato dagli Stati-nazione» e incentrato sui principi rivoluzionari «libertè, egalitè, fraternitè». E uno nuovo, quello del G20, incentrato invece su «globalitè, marchè, monnaie».
Tanto per dire che va mantenuta la finzione giuridica del vecchio ordine che maschera la schiavitù moderna su cui si rafforza il dominio su scala planetaria dalla borghesia internazionale.
Tremonti ha anche citato l'enciclica Caritas in veritate, come «una fantastica mappa del nuovo mondo emergente» basata su «proprietà, integrità e trasparenza».
Il candidato ha così assolto positivamente all'esame di amissione per Palazzo Chigi.
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