domenica 16 gennaio 2011

La truffa interpretativa del referendum Fiat


Scrive il solito Eugenio Scalfari:

ANZITUTTO l’aritmetica. A Mirafiori ha votato il 94 per cento dei dipendenti, 5.136, tra i quali 441 impiegati, capireparto e capisquadra. Le tute blu, cioè gli operai veri e propri, erano dunque 4.660 in cifra tonda. I "sì" all'accordo sono stati il 54 per cento e i "no" il 46 per cento.
Al netto del voto impiegatizio i "sì" hanno vinto per 9 voti, due dei quali contestati. Marchionne aveva dichiarato che per andare avanti doveva avere almeno il 51 per cento. Con il voto dei colletti bianchi lo ha avuto, ma senza quel voto no: ha avuto il 50 più nove voti (o sette), per arrivare al 51 gli mancano 41 voti.

Ma è andata proprio così, ha avuto Marchionne sul totale degli operai votanti il 50 più nove voti anche senza i "colletti bianchi" come sostiene Scalfari? Perché saranno gli operai votanti, TUTTI (e anche i non votanti), a dover lavorare in fabbrica, non solo quelli che hanno, obtorto collo, detto Sì.

Dati desunti dalla Tabella Fiom: aventi diritto al voto: 5.431; votanti: 5.120 (4.678 operai; 442 impiegati); astenuti: 311.

% sul totale operai votanti:
Sì: voti 2.315 (49,50%);
No: voti 2.306 (49,30%);
B/N: voti 57 (1,20%,)

% sul totale impiegati votanti:
Sì: voti 420 (95%);
No: voti 20 (4,5%);
B/N: voti 2 (0%,)

% dei sul totale dei votanti: 53,40
% dei No sul totale dei votanti: 45,40
% di B/N sul totale dei votanti: (1,20%,)
% dei sul totale dei dipendenti aventi diritto al voto: 50,3

Per arrivare al 51% dei votanti, il Sì ha bisogno di altri 70 voti.

Questi numeri non sono solo "aritmetica" astratta, ma rappresentano persone vere, le loro storie e tutto il resto. Ebbene, dei circa 4.700 operai interessati, quasi 2.700 (votando contro, annullando la scheda o astenendosi), e cioè la stragrande maggioranza, hanno risposto a Marchionne e ai suoi amici: "FOTTETEVI".

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