venerdì 25 dicembre 2015

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In buona parte del mondo in questi giorni si festeggia il Natale e poi il Capodanno scambiandoci auguri e regali. Questi sentimenti spesso, tra le persone comuni, sono genuini, favoriti da uno “spirito natalizio” creato dalla connessione tra religione e frenetico merchandising. Si calcola, non so con quanta verità, che circa un quinto degli acquisti è effettuato in questo periodo. Ieri mattina, per dire, ho assistito, in un parcheggio e poi in un negozio affollato, a scene di autentica follia da parte di gente altrimenti compassata.

Chiunque visiti un centro commerciale o un aeroporto in questo periodo sente canti natalizi convogliati attraverso gli altoparlanti che esaltano la “pace sulla Terra e agli uomini di buona volontà”. E tuttavia dalla fine della seconda guerra mondiale, settanta anni fa, mai è stata così marcata l'assenza di “pace sulla Terra” e assente la “buona volontà degli uomini”. Aerei da guerra e droni sciamano in Medio Oriente e Nord Africa uccidendo e mutilando indiscriminatamente, in un conflitto che provoca milioni di profughi.



E tutto ciò in una guerra contro chi è stato armato e finanziato in gran parte da chi oggi dichiara di combatterlo. Almeno cinque milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case quest'anno, con un milione in cerca di rifugio in Europa. Oltre 3.000 persone scappate dalla guerra e dalla miseria, tra queste centinaia di bambini, sono morte quest'anno cercando di attraversare il mare per raggiungere l’Europa, bastione di civiltà e di tolleranza.

Senza dire che nella opulenta società occidentale sono tutt’altro che assenti condizioni di povertà a volte a livelli dickensiani. Nel centro della finanza mondiale, gli Stati Uniti, un bambino su cinque vive in famiglie povere e decine di milioni di persone ricevono aiuti alimentari. In Europa i disoccupati sono decine di milioni, e altre decine di milioni sono i lavoratori con salari molto bassi e senza effettivi diritti.


Osservando il mondo nel 2015 come aspettarsi che il 2016 possa essere migliore e non ancora caratterizzato d’inaudita violenza e miseria sociale? Sono i processi che guidano il mondo del profitto e dell’accumulazione, gli interessi degli stati-nazione, responsabili di questo stato di cose che ci conduce davvero sull'orlo di un’altra guerra mondiale. E tuttavia in questi giorni di festa dei bugiardi professionisti ci racconteranno che le cause sono tutt’altre e ci proporranno, come ogni anno, i soliti mistificatori rimedi a base di riforme, accordi sul commercio e nuove leggi.

6 commenti:

  1. Sovente, per Natale, ogni afflato spirituale finisce in una indigestione.

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    1. giudica: ieri sera insalata e formaggio. oggi una minestra e un secondo (un'ala di cappone), un paio di contorni (radicchio e carciofi), alcune noci e, per me, niente panettone. a me sembra più che sufficiente ma c'è chi si duole della mia eccessiva sobrietà e parsimonia.

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    2. ottima scelta: curiosità sulla carta dei vini.

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    3. ti dirò che alla fine ho ceduto e ho preso anche un po' di dolce. valpolicella ripasso e diversi goccetti di ramandolo.

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    4. in sottofondo sento il tintinnio dei bicchieri... come la maggioranza, raramente silenziosa... sono qui per augurarvi: buone feste serene!

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