In
buona parte del mondo in questi giorni si festeggia il Natale e poi il
Capodanno scambiandoci auguri e regali. Questi sentimenti spesso, tra le
persone comuni, sono genuini, favoriti da uno “spirito natalizio” creato dalla
connessione tra religione e frenetico merchandising. Si calcola, non so con
quanta verità, che circa un quinto degli acquisti è effettuato in questo
periodo. Ieri mattina, per dire, ho assistito, in un parcheggio e poi in un
negozio affollato, a scene di autentica follia da parte di gente altrimenti
compassata.
Chiunque
visiti un centro commerciale o un aeroporto in questo periodo sente canti
natalizi convogliati attraverso gli altoparlanti che esaltano la “pace sulla
Terra e agli uomini di buona volontà”. E tuttavia dalla fine della seconda
guerra mondiale, settanta anni fa, mai è stata così marcata l'assenza di “pace
sulla Terra” e assente la “buona volontà degli uomini”. Aerei da guerra e droni
sciamano in Medio Oriente e Nord Africa uccidendo e mutilando
indiscriminatamente, in un conflitto che provoca milioni di profughi.
E
tutto ciò in una guerra contro chi è stato armato e finanziato in gran parte da
chi oggi dichiara di combatterlo. Almeno cinque milioni di persone sono state
costrette a fuggire dalle loro case quest'anno, con un milione in cerca di
rifugio in Europa. Oltre 3.000 persone scappate dalla guerra e dalla miseria,
tra queste centinaia di bambini, sono morte quest'anno cercando di attraversare
il mare per raggiungere l’Europa, bastione di civiltà e di tolleranza.
Senza
dire che nella opulenta società occidentale sono tutt’altro che assenti
condizioni di povertà a volte a livelli dickensiani. Nel centro della finanza
mondiale, gli Stati Uniti, un bambino su cinque vive in famiglie povere e
decine di milioni di persone ricevono aiuti alimentari. In Europa i disoccupati
sono decine di milioni, e altre decine di milioni sono i lavoratori con salari
molto bassi e senza effettivi diritti.
Osservando
il mondo nel 2015 come aspettarsi che il 2016 possa essere migliore e non ancora caratterizzato
d’inaudita violenza e miseria sociale? Sono i processi che guidano il mondo del
profitto e dell’accumulazione, gli interessi degli stati-nazione, responsabili
di questo stato di cose che ci conduce davvero sull'orlo di un’altra guerra
mondiale. E tuttavia in questi giorni di festa dei bugiardi professionisti ci
racconteranno che le cause sono tutt’altre e ci proporranno, come ogni anno, i
soliti mistificatori rimedi a base di riforme, accordi sul commercio e nuove leggi.
Sovente, per Natale, ogni afflato spirituale finisce in una indigestione.
RispondiEliminagiudica: ieri sera insalata e formaggio. oggi una minestra e un secondo (un'ala di cappone), un paio di contorni (radicchio e carciofi), alcune noci e, per me, niente panettone. a me sembra più che sufficiente ma c'è chi si duole della mia eccessiva sobrietà e parsimonia.
Eliminaottima scelta: curiosità sulla carta dei vini.
Eliminati dirò che alla fine ho ceduto e ho preso anche un po' di dolce. valpolicella ripasso e diversi goccetti di ramandolo.
Eliminain sottofondo sento il tintinnio dei bicchieri... come la maggioranza, raramente silenziosa... sono qui per augurarvi: buone feste serene!
Eliminaricambio affettuosamente
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