In
Spagna la disoccupazione è di massa, attorno al 20 per cento, 56 per cento tra
i giovani.
Nelle
elezioni di domenica il Partito Socialista (PSOE), che ha governato la Spagna
per 25 dei 38 anni dalla fine del regime di Franco, è crollato a un minimo
storico di 90 seggi su 350 (22 per cento). Altro esempio: il Partito Comunista,
a lungo la forza politica decisiva nella smobilitazione della classe operaia e artefice
nel canalizzare il malcontento nel parlamentarismo, è crollato passando da 11
seggi a 2.
Non
è semplicemente “la crisi storica delle vecchie culture politiche” come
sostiene Cacciari. Siamo in presenza di ben altro: non è fallito solo il
capitalismo, con esso è fallito il riformismo comunque travestito.
Podemos
è solo la nuova illusione.
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