sabato 30 gennaio 2021

Senza fretta

 

Se anche un ex banchiere e presidente della Repubblica francese in carica viene a dire pubblicamente che il capitalismo non funziona più, vuol dire che anche presso l’aristocrazia del denaro serpeggia una certa inquietudine sul presente e il domani. Resta da capire, a fronte all’affermazione del presidente francese, che cosa dovrebbero dire i francesi che non vivono all’Eliseo e la devono sfangare ogni giorno. Nonché ogni persona provvista di un disagio quasi fisico dinanzi alle scandalose disuguaglianze, che invece altri percepiscono come meri “effetti collaterali” che accompagnano il benessere raggiunto dalle classi subalterne.

Non è casuale che all’Eliseo ormai si regni solo per un mandato, che il Campidoglio sia preso d’assalto dalla folla, che al civico 10 di Downing Street abiti un cretino, che a Tokyo governino degli italiani e a palazzo Chigi resista l’ultimo dei giapponesi. Tutto sembra fuori tempo storico. Basti vedere quanto succede al Quirinale dove vanno in scena le “consultazioni”, l’esausto rito protocollare, consumato tra picchetti d’onore, arazzi e preziose porcellane, con compiaciuta scorreggia finale che l’eroicomico di turno immette nel circuito mediatico per la beffa a chi gli dà ancora corda.

Finché il debito consentirà di pagare puntualmente stipendi e pensioni, di evadere ed eludere, di fottersene di tutto. Dopodiché, esaurito il credito residuo, il “mostro” lascerà le postazioni di internet e scenderà nelle piazze, minacciando di sciamare per le stanze palatine romane tra gli arazzi e le porcellane. La necessità imporrà la sua legge, come sempre nella storia. La quale non ha fretta, non conta i giorni e gli anni, soprattutto non guarda in faccia a nessuno.


3 commenti:

  1. ... Se il francese in carica viene a dire pubblicamente che il capitalismo non funziona più...

    effettivamente un bel quesito: chissà chi erano i destinatari del messaggio.
    Vedo sfortunatamente ,come fai notare, che gli stipendi in Frankia non sono poi cosi' alti, se escludi manager statali e non.
    Hai dei buoni sgravi fiscali per la famiglia, ma in compenso non esiste il tfr....
    vedremo

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  2. L'economia è scienza umana e non naturale. L'analisi economica di Marx è forse fin troppo positivista per poter interpretare le sue previsioni come le equazioni della relatività.
    Giustamente tu parli sempre di tendenze.
    Io vedo una pietra che rotola, con i suoi tempi e per strade imprevedibili.
    Ciò non toglie che, senza cambiare le regole del gioco, le contraddizioni del capitalismo rimarranno tali, fino a produrre la deflagrazione finale, oppure chissà cos'altro.

    Il mercato finanziario contemporaneo probabilmente rappresenta una grande deviazione che ha permesso al capitalismo di sopravvivere in una bolla.

    L'economia dei servizi, dei prodotti SW e delle commodities hanno contribuito alla sopravvivenza.

    Ci vuole tempo.
    Le vie di Karl sono infinite :-)

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