Ci rendiamo conto di ciò che è successo ieri a Washington? L’assalto armato al Congresso degli Stati Uniti, la dispersione in preda al panico di senatori e membri della Camera terrorizzati, il ritardo della convalida ufficiale della maggioranza del collegio elettorale di Joseph Biden e persino l’occupazione della carica della presidente della Camera Nancy Pelosi sono fatti che costituiscono un punto di svolta nella storia politica degli Stati Uniti.
È stato il risultato di una cospirazione attentamente pianificata, istigata dal presidente in carica Trump, da suoi stretti collaboratori come Stephen Miller e numerosi altri che lavorano dietro le quinte all’interno dell’esercito, della guardia nazionale e della polizia, cospiratori strategicamente posizionati all’interno della Casa Bianca e di altre potenti istituzioni, dipartimenti e agenzie dello Stato.
I cospiratori hanno scelto come momento propizio per l’azione la seduta del Congresso per ratificare la maggioranza del collegio elettorale di Biden. L’assalto ha fatto seguito a una propedeutica di mesi fatta di menzognere da parte di Trump e dei suoi tirapiedi secondo cui le elezioni del 2020 erano state falsate. Il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell ha perfino negato il riconoscimento repubblicano all’elezione di Biden per settimane, fornendo legittimità agli sforzi di Trump per screditare il risultato delle elezioni con accuse esplicite di frode elettorale.
La maggioranza dei membri repubblicani del Congresso e un numero considerevole di senatori repubblicani hanno orchestrato il dibattito politico di ieri contestando la legittimità del voto del Collegio elettorale per fornire il pretesto necessario alla rivolta. Il segnale finale per l’assalto al Campidoglio è stato dato dallo stesso Trump, che ha pronunciato un’arringa diretta ai suoi sostenitori con toni apertamente insurrezionali.
Certo, ci si è avvalsi di manovalanza, ma essa era diretta da elementi con addestramento militare e paramilitare, nell’insieme tutte persone che rappresentano un’anomalia nella misura in cui certe anomalie sono parte non trascurabile e anzi costitutiva della società statunitense: fanatici di tutti i tipi, politici, religiosi, razzisti, fascisti, eccetera.
Per contro, immaginiamoci una manifestazione convocata a Washington per protestare contro l’avvenuta ipotetica rielezione di Trump e per rovesciare i risultati delle elezioni. I manifestanti, pur non tentando un assalto al Congresso, avrebbero ricevuto una massiccia dimostrazione di forza da parte della polizia e della guardia nazionale. Ci sarebbero stati tiratori scelti strategicamente posizionati su ogni edificio, elicotteri e droni in sorvolo, e al minimo movimento non autorizzato della folla, per quanto pacifico, sarebbe stata immediatamente dispersa, quindi il lancio di raffiche di lacrimogeni, centinaia se non migliaia sarebbero stati i pestati e gli arrestati.
È già stato invece ampiamente notato che ieri gli assalitori non hanno incontrato particolare resistenza e nelle zone più critiche e vulnerabili del Campidoglio non si vedeva quasi la polizia.
Non solo si poteva preventivare che accadesse, ma è accaduto nel pomeriggio del 6 gennaio 2021. Anche se questo tentativo non ha raggiunto il suo obiettivo, nessuno può scartare l’ipotesi che in futuro non si possano creare le condizioni perché accada di nuovo. Le glorificazioni sulla stabilità e l’eternità della democrazia americana sono state smascherate e screditate come un vuoto mito.
"Anche se questo tentativo non ha raggiunto il suo obiettivo",cioè, se posso chiedere, qual era l'obiettivo?
RispondiEliminaSaluti
L'opposizione nulla delle forze dell'ordine non può essere letta anche come mossa indiretta della lobby democratica per far apparire Trump come un idiota pericoloso, il cattivo, il Male, il peggio, l'inaffidabile ... ? GS
RispondiEliminaTutto è possibile, ma ciò implicherebbe un coinvolgimento troppo largo di elementi che in maggioranza non sono Democratici
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