venerdì 15 gennaio 2021

Il Leonardo egiziano

 

Il 15 gennaio 1971, il presidente egiziano Anwar Sadat e il capo di stato sovietico Nikolai Podgorny presenziarono la cerimonia ufficiale di inaugurazione della diga di Assuan, sul Nilo a sud dell’Egitto, la più grande opera del suo genere realizzata nel XX secolo era iniziata nel 1960.

Questa diga seguiva e affiancava, per così dire, quella costruita dagli inglesi tra 1898 e il 1902, cioè ai tempi del khedive Abbas Helmy II, su progetto di William Willcocks, poi sollevata due volte, tra il 1907 e il 1912 e di nuovo nel 1929-1933. Gli inglesi non la costruirono per gli interessi e lo sviluppo dell’Egitto, ma esclusivamente per aumentare la produzione di cotone esportato nelle loro fabbriche del Lancashire.

L’idea e il primo progetto della diga di Assuan fu di Adrian Daninos, che Wikipedia chiama “Danios”, il quale presentò il suo progetto elettrico nel 1937, ma gli inglesi vi si opposero tenacemente. Negli anni Cinquanta, dopo la rivoluzione nasseriana, Daninos ripresenta il suo progetto. Prima di morire fece in tempo di vedere la diga realizzata, ma poi fu dimenticato e di lui pare non esista nemmeno una fotografia.

La costruzione fu dunque una collaborazione tra il governo egiziano e l’Unione Sovietica, che fornì quasi tutti i finanziamenti e gli ingegneri per la diga (complessivamente furono necessari 1200 ingegneri e 34.000 lavoratori, molti anche gli italiani, compresi i cavatori di Carrara, per il taglio dei monumenti egizi). È bene sapere il perché fu l’Urss e non altri a finanziare il progetto e costruire l’imponente diga.

In un primo momento, la Banca Mondiale, accertata la solidità del progetto, decise di approvare circa 8 milioni di dollari come parte del finanziamento degli impianti infrastrutturali che circondano l’area della diga. I negoziati continuarono tra l’Egitto e diversi paesi per completare le procedure di finanziamento dell’opera: nel dicembre del 1955, gli Stati Uniti d’America annunciarono che si avrebbe assunti il compito di finanziare, con la Gran Bretagna e la Banca mondiale, un costo fino a 1,3 miliardi.

Dopo di che gli USA ritirarono il proprio finanziamento sostenendo che l’economia egiziana non poteva permettersi il progetto. Gamal Abdel Nasser, il presidente egiziano, nel luglio1956 decise di nazionalizzare la società internazionale del Canale di Suez per finanziare in proprio il progetto. Di qui la “crisi di Suez”, l’intervento anglo-francese-israeliano poi stoppato dagli Usa, che in tal modo ribadivano che solo loro erano gli arbitri della situazione mondiale.

Nasser si rivolse all’Unione Sovietica per ottenere aiuti e risorse per costruire la diga. La diga fu progettata da ingegneri sovietici presso l’Istituto Hydroproject, con la collaborazione di ingegneri egiziani guidati da Osman Ahmed Osman, proprietario della più grande impresa appaltatrice araba negli anni ‘60. L’URSS ha anche fornito i macchinari pesanti necessari per spostare le enormi quantità di roccia e argilla utilizzate nella diga.

Durante la cerimonia del taglio del nastro, il 15 gennaio 1971, Podgorny si è impegnato a continuare con l’assistenza sovietica nella costruzione delle reti necessarie per trasmettere l’energia elettrica prodotta dalla diga alla popolazione egiziana.

Lo sbarramento del Nilo serviva a due scopi fondamentali. In primo luogo, ha risolto un problema secolare d’inondazioni e siccità che risaliva alle prime civiltà egiziane conosciute. Gli agricoltori ora potevano regolare la quantità di acqua per allagare i campi, invece di vedere i raccolti distrutti da inondazioni irregolari o siccità. Ciò ha notevolmente migliorato la capacità e l’affidabilità dell’agricoltura egiziana.

In secondo luogo, la diga di Assuan diventava una centrale idroelettrica che per la prima volta rese disponibile l’elettricità a molti egiziani. Quando ha raggiunto la sua potenza massima di 2,1 gigawatt, la diga di Assuan ha prodotto circa la metà dell’energia elettrica per tutto l’Egitto (80 mil. ab).

La cerimonia originariamente era stata programmata per svolgersi alcuni prima (la diga era stata ultimata nell’estate). Fu riprogrammata per la morte inaspettata del presidente egiziano Gamal Abdel Nasser nel settembre 1970. In omaggio al leader defunto, l’apertura della diga fu spostata alla data del suo compleanno, il 15 gennaio.


3 commenti:

  1. E' un'ottima ricostruzione. Si tratta di un evento non solo importante per l'Egitto, ma per gli equilibri geopolitici mondiali. Determinò il passaggio dell'Unione Sovietica in campo filoarabo e antiisraeliano, passaggio che lasciò uno strascico apparentemente indelebile nelle sinistre occidentali.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e tu invece pentiti,


      cippa lippa

      lo vedi il nostro piccolo timoniere...lui ti avrebbe fatto anche la diga delle sei gole

      Elimina