domenica 26 aprile 2020

Siamo abituati alla fame


Prima viene la salute e poi l’economia. Truismo tra i più scadenti. Salute ed economia costituiscono un binomio inscindibile. Per migliaia di anni salute e soddisfazione dei bisogni primari sono stati nelle mani degli dei, oggi in gran parte in quelle della cibernetica. Lo stesso destino degli Stati è sempre stato legato all’andamento economico.

Nelle aree economicamente più povere la mortalità infantile è la più alta del mondo. In ogni caso economia e speranza di vita sono inscindibili. È sufficiente prendere i dati della Grecia degli ultimi 10 anni per comprendere quale impatto abbia prodotto la crisi economica sugli indici della mortalità infantile e nella speranza di vita della popolazione. Nella stessa Italia possiamo constatare l’impatto della stagnazione economica e della divaricazione tra ricchezza e povertà sull’andamento demografico (per regione, titolo di studio, condizione sociale, ecc.). Anche se questi fenomeni non sono le sole cause del declino delle nascite, tuttavia ne costituiscono i motivi fondamentali.

Quanto alla fame, non dobbiamo dimenticare che siamo abituati alla fame: abbiamo fame due o tre volte il giorno. Nelle nostre vite non esiste niente che sia più frequente, più costante, più presente della fame, anche se per noi che abitiamo nel Nord del pianeta nulla è più lontano della fame vera. Finora almeno. Tuttavia il passo tra una condizione e l’altra è più breve di quanto si creda.

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Ricordiamoci di quando un computer era un delirio dei film di fantascienza; quando le donne non usavano i pantaloni; quando non si sapeva che cazzo era la soia; quando venivano a salutarci all’aeroporto come se si partisse per Marte; quando farsi una canna era una novità spaventosa; quando i preti dicevano la messa in latino, importunavano i bambini e nessuno diceva niente; quando il Che era un guerrigliero che avrebbe vinto una rivoluzione da qualche parte; quando si era sospesi da scuola per una frase che ora dicono tutti in televisione; quando era più facile vedere un cavallo per strada che una tetta al cinema;  quando la parola cazzaro non esisteva.

Anche questi cambiamenti sono un portato delleconomia.

1 commento:

  1. " Lo stesso destino degli Stati è sempre stato legato all’andamento economico."
    Questo concetto dobbiamo accettarlo sine diem o possiamo cambiarlo e rivoluzionarlo?
    Un incipt su Brugnaro, lui si lamenta di non avere decisioni chiare da parte del governo (ma si dimentica la città metropolitana e la regione) quando e lui stesso ad essere contraddittorio sui famosi ingressi a pagamento a Venezia per ridurre affluenza dei turisti. Questa pandemia avrà sicuramente fatto piacere al Nostro.
    un saluto roberto b

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