sabato 11 aprile 2020

Sanno quanto sia pericoloso


Figuriamoci se non sono d’accordo che si riaprono le librerie, e magari anche molto altro, e però ci si rifiuta di ammettere che in Italia oltre il 70% di persone non leggono affatto. Poi si chiede a questo stesso popolo di avere un’opinione politica competente per votare, per giudicare questo e quell’altro. Ipocrisia. In realtà fa agio a chi comanda che questo popolo si affidi alla televisione, semplice spettatore di tutti coloro che lo ingannano e gli parlano in suo nome. Sarebbe invece tempo che questo popolo desse a Cesare quel che è di Cesare: ventitré colpi di pugnale.

Tuttavia bisogna prendere atto che non viviamo in tempi intelligenti, e non dobbiamo stupire che delle assolute mediocrità siano deputate a far fronte alle difficoltà che la realtà presenta. Questa gentaglia (come altro definirla?) prende con ardore e concitazione la parola per eiaculare a turno o tutta insieme la propria soluzione. E se qualche volta questi tribuni appaiono sinceri è perché quando la paura ha varcato un certo limite, il coraggio e la viltà producono per qualche istante effetti simili.

Sanno quanto la loro posizione di usurpatori sia fragile e provvisoria, e sanno quanto sia pericoloso che la società possa diventare, costrettavi, più esperta e intelligente; quanto possa nuocere loro che la società civile nel suo insieme, non appena ognuno comprende di non avere alcun potere sulla propria vita, possa rimettersi in gioco e decidere di non aver più bisogno di mediazioni.


5 commenti:

  1. e abbiamo anche circa 80.000 scrittori, altro paradosso

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  2. Sui social ho visto un fiorire di commenti entusiasti su Conte che ha mandato a cagare quegli altri 2 fenomeni. Cosa che per altro avrebbe potuto fare tramite un confronto parlamentare invece che in una conferenza stampa televisiva.

    Ricapitolando velocemente due cose:
    -L'organizzazione mondiale del lavoro prevede una disoccupazione che potrebbe salire al 20%in Italia. E in generale nel mondo si parla ormai di 25 milioni di nuovi disoccupati solo a causa del coronavirus.
    - Abbiamo un debito pubblico al 130% su cui paghiamo interessi mostruosi.
    -Il Pil è fermo e non cresce da tempo. E la previsione è che andremo ben sotto lo 0 di perdita.
    -L'economia italiana poggia sulla piccola e media impresa e sul turismo. Questi sono il nostro tessuto produttivo. Ed è qui che la crisi ha colpito al cuore in maniera impietosa. In aiuto a questa spina dorsale non si è fatto ancora nulla, anzi sembra che la cosiddetta "Fase 2" preveda, fra le altre cose, la distruzione sistematica della microimpresa.
    - Manca una strategia complessiva a livello economico se non chiedere soldi (a debito e quindi da restituire con gli interessi) all'Europa.
    -Patrimoniale su redditi e/o depositi sopra i 500.000€ur? No, sia mai!
    -Totale assenza di una strategia per gestire i malati a domicilio (non lo dico io lo dice l'Ordine dei medici).
    -C'è stato un uso eccessivo degli ospedali che sono diventati luoghi di contagio pazzeschi.
    -Sono completamente mancate le forniture di protezioni individuali agli operatori sanitari. E ciò ha causato morti a dismisura in questa categoria come il diffondersi del contagio.

    Mi fermo qui per non continuare per ore.
    Il tutto mi fa pensare che i più continueranno imperterriti a farsi prendere per i fondelli da chi è pagato profumatamente per farlo. Non come prima. Peggio di prima. Il dubbio che avanzava lei qualche post indietro. Direi che possiamo tranquillamente levarci ogni dubbio a riguardo.

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    1. se dalla prossima settimana si smetterà con l'isteria e si provvederà ad aprire le produzioni e certi servizi, quindi a maggio progressivamente tutte le altre attività (vorrei dire anche le scuole, ma non oso), il danno potrebbe essere più contenuto. cmq dubito, fortemente dubito.

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    2. Le scuole? Se cercavamo un blocco sociale (*) compatto, lo abbiamo trovato: gli insegnanti, che sono tutti, come un sol uomo, per il principio di precauzione.
      (*) l'uso del termine è provocatorio.

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