domenica 12 aprile 2020

A me è stata raccontata così


... e passa al Mulinex

C’erano voluti alcuni secoli, ma alla fine gli sceneggiatori le avevano azzeccate tutte, rendendo veridica la storia con assoluta vivacità, facendo uso di quella commistione tra linguaggio dei media e volgare quotidiano. Se allora avessero potuto disporre di ciò che oggigiorno è il non plus ultra del piacere visuale, cioè Sky 4K, avrebbero trasmesso ogni dettaglio in ultra high definition, compreso il colpo di lancia mortale, quello dritto al sacro cuore. Non vigeva ancora l’esame autoptico, sennò avrebbero linkato anche il referto che dimostrava che a causarne il decesso erano stati i nostri peccati.

I parenti ottennero dalle autorità sia la croce, come logo, sia il corpo del suppliziato, cosa non scontata come sapeva bene Giuseppe Flavio. Tumularono il povero figlio del falegname e della bionda casalinga in un sepolcro vero e proprio, roba da ricchi. Qui entra in scena un membro del sinedrio che non aveva condiviso la decisione del consesso di condannare a morte l’imputato. Approfittando del segreto dell’urna, l’unico voto contrario fu il suo. E sua anche la proprietà della tomba, che diventerà famosa e si trovava proprio nei pressi del patibolo, nuova di zecca. Bisogna dire che il morto ebbe culo.

Gli sceneggiatori non lo fanno resuscitare subito, ma dopo tre puntate, in modo da creare la massima suspense e mettendo in chiaro che anche i fenomeni di vita residua erano cessati. Poi il resuscitato se ne va in giro, pur senza autocertificazione, mostrandosi a qualcuno che poi fosse disposto a dire che quello zombi non era il figlio del dottor Caligari. Infine, scontata la consueta quarantena, presenti i suoi fedelissimi, spicca il volo in effervescente stile hollywoodiano, ossia tra due elicotteri, uno dei carabinieri e l’altro della protezione civile. Mancavano solo i giapponesi con l’autoscatto, ma ci sono stati tramandati alcuni bei disegni e anche un acquerello del Perugino.

A me, a suo tempo, questa faccenda è stata raccontata così, senza i “generò”, ma con un sacco di dettagli divertenti. Buona pasqua!

6 commenti:

  1. hai modificato la scritta sulle Baccanti ? Mi pare diversa e preferivo com'era prima. Scusa la pedanteria ma io sono quello che una decina di anni fa si è lamentato quando avevi sostituito a Bouguereau un'orrenda palizzata stile Tom Sawyer. Ciao

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    1. no, non l'ho modificata, forse con l'andare del tempo s'è un po' sbiadita ;-)

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    2. Vabbè sarà l'effetto virus . Buona Pasqua e complimenti per il tuo Blog

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  2. eh bella sceneggiatura con tanti sentimenti: e pure il colpo di scena prima della fine.
    al popolino servono emozioni, semplici ma ben rappresentate

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  3. Vulgus vult decipi, ergo decipiatur

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