Se il profitto è la sola ragione dell’economia e sono
i padroni a decidere chi può lavorare e a
quali condizioni; se il denaro regola tutti i rapporti sociali e fa la
differenza nelle opportunità; se la libertà economica di pochi significa la sottomissione
di tutti gli altri, ebbene ha senso considerare questo tipo di società come libera
e democratica?
Un partito o movimento politico che non abbia come
punto fondamentale del suo programma il superamento di queste condizioni
sociali, e cioè la distruzione della società di classe, vende solo illusioni a
garanzia del mantenimento dello stato di cose presenti.
Altrettanto sinteticamente: PLAUSO
RispondiEliminaRoberto
Grande verità in poche parole.
RispondiEliminaCome sempre bravissima. Grazie.
Michele
grazie a voi
RispondiEliminaSto provando ad inserire un commento. Per lungo tempo sono stati rifiutati a causa dei blocchi alle polpette avvelenate che ho impostato. Se arriva, un Saluto. Sempre vicino.
RispondiEliminaFranz (ex Malestro)
è arrivato. ben trovato. saluti
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