Ieri ho visto il film Come un gatto in tangenziale. La borghesia dapprima crea ghetti e barriere
sociali di ogni tipo, poi s’inventa e finanzia film come questo, per
assolversi, per creare aspettative e nuove illusioni di inclusione e di “contaminazione”
per classi sociali subalterne e globalmente senza avvenire. Non una
chiarificazione dei problemi esistenti, delle contraddizioni economico-sociali,
bensì una guerra ideologica a tutto campo e stravinta in partenza poiché ha il
privilegio di conferire, nell’assenza di ogni e qualsiasi reale opposizione,
sempre nuove sfumature alla realtà oltraggiosamente visibile, mistificando teoria e pratica del proprio dominio.
Il film esemplifica bene la gerarchia del potere che
schiaccia gran parte dell’umanità. È un’inferiorità essenziale imposta in
tutti gli aspetti della vita quotidiana, dai costumi ai pregiudizi, in cui ogni
facoltà umana è allineata sul potere d’acquisto. Poi ci penseranno i fondi
europei a integrare e trasformare sottoproletari e “ladre compulsive” in startup di pizza
& samosa.
La borgatara sposa del manager... come Cenerentola.
RispondiEliminala mamma "profumiera" in riferimento alla relazione della figlia tredicenne: «aver avuto degli ideali è servito a qualcosa ... noi l'abbiamo educata sempre a un gioioso approccio alla sessualità ... la nostra generazione ha fallito su tutto [tranne che sulle rendite di posizione] ... questo è un piccolo-grande muro che siamo riusciti ad abbattere ...».
Eliminason bravi a mischiare e appiattire, tutto diventa di un'unico colore, mi risparmio di speificare il colore di che cosa
Proprio ieri sera, invece, ho cercato ossigeno ne "Il giovane Karl Marx".
RispondiEliminaPur essendo inevitabilmente semplificata all'ennesima potenza, ho trovato coraggioso e apprezzabile il tentativo di narrare per sommi capi la svolta epocale caratterizzata dalla transizione da un socialismo utopico e idealista, da un materialismo volgare e inevitabilmente piegato all'ideologia borghese, al materialismo dialettico e al socialismo scientifico.
Poca roba ma, visti i miserabili tempi, ci si deve accontentare. Almeno nel campo dei "prodotti culturali".
grazie, questo giudizio aspettavo sul film che non ho ancora avuto modo di vedere
Eliminasulla semplificazione intuivo, del resto si tratta pur sempre di un film
grazie ancora
Immaginavo, attendo curioso le sue considerazioni :)
Eliminail potere nutre sempre la plebe con le favole, e spesso riesce a farci anche " buoni affari" facedo pagare anche " il biglietto".
RispondiEliminaDevo solo notare una certa involuzione tra " costruire cattedrali" e fare " prodotti mediatici" ws
ws