Nella
relazione consegnata dal professor Giacinto della Cananea a Luigi Di Maio, quintesenza
del lavoro del comitato di esperti incaricato dal M5S della “analisi scientifica dei programmi” (e sottolineamo
“scientifica”, termine che fa sempre grand’effetto di pancia) è messo nero su
bianco lo schema di contratto di governo in dieci punti che il Movimento
potrebbe siglare con la Lega o con il Pd (o con qualunque altro modulo
governativo).
Cominciamo
col dire che non c’è menzione del
punto più qualificante del programma dei 5 stelle, ossia il celeberrimo “reddito di cittadinanza”. Si ripiega
su un più generico e non quantificato salario minimo garantito e un scontato
riferimento sulle politiche attive di sostegno al reddito. Pazienza per chi
avesse già compilato i famosi moduli per reddito di cittadinanza.
Non
c’è la flat tax, punto irrinunciabile del programma elettorale della Lega. C’è però
dell’aria fritta, tanta:
Sulla
famigerata Monti-Fornero, sulla sua abolizione, o sulla sua riforma radicale, e
su tutte le fandonie propalate in tal senso durante la campagna elettorale non
c’è assolutamente NULLA. Salvo sviste non c’è nemmeno la parola “pensioni”.
Non
si dice nulla di concreto nemmeno sull’immigrazione, salvo nuove spese per
altri carabinieri e poliziotti da assumere. Oggi i carabinieri sono circa
110.400, la polizia ha un organico di 105.324, tra i quali circa 900 questori e
1850 vicequestori.
Ah,
nemmeno sul milione di auto elettriche c’è nulla nel documento.
Su
tale base è impossibile non sortisca un governo, e pure di lunga durata.
posso essere brusco? non perdere tempo con queste cose, scrivi della mafia nello stato italiano, ciao.
RispondiEliminaposso essere gentile? è da qualche tempo che non mi faccio più dettare i compiti
Eliminasì scusa
RispondiEliminaciò che si vuole scrivere, e più non dimandare...
RispondiEliminaIn effetti è un ottimo programma per un governo di legislatura :-)
RispondiEliminaSaluti,
Carlo.