venerdì 15 aprile 2016

Un Napolitano per ogni stagione


Anch’io domenica voterò al referendum, non importa se per il sì o per il no, ma per il quorum. Un forte motivo mi spinge a farlo, non solo di dispetto verso quel pover’uomo di Renzi, ma verso la presa di posizione di Giorgio Napolitano. Non è facile superare il senso di fastidio per colui che, tra l’altro, fu sostenitore attivo della persecuzione delle autorità sovietiche contro Solgenitsyn. Le idee politiche di Solgenitsyn non mi piacevano affatto, ma egli fu un uomo coraggioso che patì gravemente sotto il regime pseudo-comunista sovietico di cui Napolitano invece esaltava lo “sforzo di arricchimento e sviluppo della democrazia socialista”. E tanto basta.


Lo so, ho scritto diverse volte che il voto è solo illusione in questo sistema di classe. Confermo, ma questa volta andrò a votare. Vivo le passioni e le contraddizioni della mia epoca. Giudicatemi come volete.

12 commenti:

  1. Cara Olympe,
    al tuo contrario la mia "scheda elettorale" è invece piena di timbri.
    Pochissimi anni fa , ho iniziato un percorso di analisi.
    Devo dire che anche i tuoi "post "hanno contribuito ultimamente alla formazione (anzi riformazione) del mio pensiero.

    Non andrò a votare, e non solo questa volta presumo.

    un caro saluto

    caino

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  2. Anch'io voterò. Per il semplice motivo che Renzi, Napolitano e i petrolieri vogliono l'astensione. Quindi bisogna fare il contrario.

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  3. E chi può sostenere di non vivere le proprie contraddizioni nella propria epoca?. Ne vous inquiétez pas, poi moriremo tutti.

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  4. Mah, a cosa siamo ridotti. A fare dispetti, siam messi proprio male male male.

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xaf1/v/t1.0-9/12985350_1157223387630492_5496460860722037570_n.jpg?oh=46abca91dc632de51e2b11172494d0fd&oe=57AC7670

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  5. Dica la verità, Olympe: glielo ha chiesto qualche nipote e non è riuscita a smontare e disintegrare le convinzioni dell'ingenua buona fede giovanile :-)
    Quando spiego alle persone care le ragioni dell'astensione (in questo o in altri casi) confutando ed argomentando, è sempre piuttosto imbarazzante notare lo smarrimento da speranza infranta.
    E tuttavia, poi, penso non solo alle vergognose strumentalizzazioni che entrambe le fazioni hanno messo in campo, ma anche ai ben noti (per chi legge il blog o frequenta certi "consapevoli ambienti") effetti che produce una situazione in cui una manciata di speculatori criminali gestisce risorse di primaria importanza come gas e petrolio.
    Come guardare, ad esempio, ai milioni di disperati che bussano alle porte dell'Europa separando tali "effetti collaterali" dalle vere cause profonde?
    Solo un'informazione plagiata e mistificatoria può illustrare certe questioni a "compartimenti stagna", senza individuare relazioni causa-effetto.

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    1. è proprio questa mancanza di speranza il vero demone. ma dipende da noi e dalle circostanze.

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    2. Mi ha insegnato lei che tra una speranza infranta da cui apprendere qualcosa (un filo di coscienza di classe in più? Grasso che cola, visti i tempi...) e la continua vendita di illusioni ad una classe, ben venga lo stillicidio delle illusioni.
      Nel flusso di informazioni mainstream visto ieri, le circostanze mi hanno fatto incontrare:

      1- un sedicente socialista statunitense che vuole incontrare il papa per "cambiare il mondo";

      2- un'emerita nullità politica fuoriuscita dal partito di governo, fondatore dell'ennesimo accrocchio sinistro di riformisti frustrati, candidato sindaco a Roma che afferma la necessità di recuperare l'esperienza del cattolicesimo sociale;

      3- le solite prediche sulla necessità di "moralizzare" ed "eticizzare" l'economia in occasione della presentazione di un film in cui i membri del G8, in procinto di prendere una decisione epocale su direttive per paesi del terzo mondo, chiamano in aiuto un monaco.

      Un giorno è bastato per fare indigestione di false speranze.
      Il weekend lo preservo, soprattutto da giochi di potere di emeriti stronzi ;-)

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  6. per una volta che avevi portato il governo centrale dalla tua parte!

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    1. c'è poco da ridere, mi dai un dolore. Ma non si tratta di giudicarti. Né tantomeno, andando a votare, si tratta di giudicare chi ci indispettisce, anzi, di fatto si legittima un sistema di cui non possiamo condividere più nulla, nemmeno le passioni che suscita. Mi vengono i brividi a ricordartelo, ma i renzi i napolitano non vengono dal voto popolare, ma vengono proprio dall'influenza (fa lo stesso pro o contro) che hanno sulle consultazioni.
      Comunque sia non credo che tu vada a votare. Lo puoi scrivere qui, ma non ci vai. (ti sto tenendo per la giacchetta maestro, non lo fare)
      Parlando in generale, però, c'è questo che mi ferisce: all'ultimo c'è sempre chi salta di là. e QUESTO - ho deciso - è buona parte del sistema che odio. In sostanza, ma anche simbolicamente, andare a votare è salto della quaglia. Come dici? troppo massimalista?

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  7. Cogito, ergo sum !

    Sinceramente, chissenefrega di Napolitano , e di Renzi.
    Da qualche parte esiste pure un saggio giovanile di Napolitano su Lenin, se non vado errato, all'epoca era prassi.
    Chissà cosa diavolo c'è scritto?
    Detto ciò , ma veramente si pensa di fare un dispiacere a questi "tizi"?
    E che la cosa sia "politica "?
    Se ci si riduce a questa analisi si rischia ,(come in effetti è )di partecipare ad un concorso di bellezza.
    E purtroppo lo dico io, che ho partecipato a tanti, senza nemmeno mai vincere un "bonus".
    Peccato !

    Sulla questione "ecologica" poi , nemmeno a parlarne.
    Si pensa davvero che "il pianeta" sarà salvo a colpi di referendum, se prima non si risolvono a monte le maree di contraddizioni , più volte esplicitate chiaramente su questo Blog ?
    Su dai andiamo....

    caino

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  8. Peccato che io abbia preso alla lettera la decisione di Olympe.
    Ho votato, convinta di aver dato il mio piccolo contributo ad una giusta causa.
    Sarà per la prossima volta!? Da masochista avverto ancora voglia (necessità vitale) d'illudermi.

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