lunedì 14 aprile 2014

Perché non possiamo non dirci credenti


Ricordate la particella di Dio? Quella che dà “peso” alla materia e dunque concretezza all’universo? Doveva essere “l’ultima prevista dalla teoria del Modello Standard”. Che cosa s’è trovato di preciso non si sa, di certo restano le domande alle quali non si riesce proprio a dare risposta (e mai sarà data seguendo tale strada). Di sicuro, per tale strada e finché durerà, s’è trovato un modo per dare uno stipendio a migliaia di “teorici”, per “integrare” ed “estendere” anzitutto un “modello”, quello della produzione di ipotesi a mezzo di formule.

Del resto, se si crede a Berlusconi, a Grillo, a Renzi, e perfino in Dio, perché non dare una chance a un bosone?

Che poi la particella fosse l’ultima manco a parlarne. Pare, ma neanche questo è sicuro, che il bosone sia fatto da techni-quark. Che cosa sono? Di preciso non lo so, e nemmeno loro lo sanno realmente. Tanto che in un articolo si dice:

Teorie morte, quindi? No, pare di no. Questi modelli rimangono perfettamente plausibili, almeno dal punto di vista teorico, se si ipotizza che il bosone di Higgs sia costituito da particelle più "piccole", finora mai osservate: i techniquark.

La fisica teoria contemporanea è sempre più il libro delle fate. E degli sperperi. Come la politica.



6 commenti:

  1. Potrebbe essere comodamente un testo da sottoporre a Crozza per Zichichi, nel senso che non so quanti possano entrare nel merito più o meno scientifico (*). Ne avremmo già abbastanza in quanto a sprechi, se venissimo a conoscenza di tutti gli Enti che all'epoca furono dichiarati inutili (esistono gli elenchi) e che invece tuttora sono vivi e vegeti.

    (*) Potrebbe inoltre essere una curiosità (per chi ce l'ha) conoscere quanti siano in grado di comprendere sino in fondo la teoria quantistica, ma soprattutto quanti in grado eventualmente di contestarla. Torniamo alle macchine blu del Ministero, è più pratico.

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    1. quanti sono in grado di contestare la bibbia? è questa la domanda che si ponevano i teologi, perciò ne vietavano la lettura al volgo.

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  2. Il bosone di Higgs è nato come un "barbatrucco matematico" che serviva per far tornare i conti (risparmio dettagli di dubbio interesse generale). Si sono investiti miliardi di euro nell'LHC di Ginevra e negli esperimenti ad esso correlati (LHCb, ATLAS, CMS) ... lo scopo di questi esperimenti è "vedere" il dannatissimo bosone. Se non l'avessero "visto" tutto il castello del Modello Standard sarebbe crollato (ma l'avranno davvero "visto"??)
    Entrando nel merito del tuo post, il primo problema è che il Modello Standard è di per sè una teoria nata imperfetta. Non lo dico in maniera faziosa, è un fatto assodato. Il Modello Standard, diversamente dalla relatività, non si basa su un'idea di mondo (idea filosofica), ma si basa su una serie di metodologie di calcolo che hanno portato, un po' alla volta, i fisici teorici a riuscire a fare previsioni sperimentali oggettivamente molto accurate.
    La fisica teorica classica fino ad Einstein era una vera scienza della Natura, era insomma fisica nel senso etimologico del termine. Al contrario la fisica teorica contemporanea si limita a raffinare delle formule empiriche approssimate (per quanto complesse e "misticheggianti"...) attraverso un paradigma ormai ben consolidato: Formula --> Previsione --> Espermento --> risultati --> (eventuali nuove idee) --> (eventuali nuove ipotesi) --> Correzione formule --> nuove previsioni.....
    Chiunque abbia conoscenze di fisica e abbia un minimo di onestà intellettuale è in grado di vedere l'enorme differenza con la fisica classica, dove l'enorme contenuto filosofico di una teoria era riassunto in poche formule matematiche fondamentali.
    Se la fisica contemporanea non fosse un enorme businness (con peraltro enormi ricadute tecnologiche, che vengono sempre bene), questo spreco sarebbe finito già da parecchio tempo, e si lascerebbe il lavoro vero a quelli che usano il cervello per farsi un'idea del mondo.

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  3. ah mi sono preso la briga li leggere l'articolo che hai segnalato. Le teorie supersimmetriche le conoscevo, ma il technicolor m l'ero perso :D tanto per darti un po' di informazioni sulle "fate", la teoria che descrive le interazioni forti (quark, gluoni, quella roba lì) si chiama cromo-dinamica-quantistica. Per gli amici QCD .. (Quantum Chromo Dynamics). Il techni-color quindi avrà qualche correlazione con la le interazioni di colore. Ok la smetto, capito perchè ho smesso di fare il fisico? No lo ritenevo dignitoso

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    1. e questo nonostante abbia usato l'aggettivo "enorme" 4 volte in 6 righe ... pessimo!! :D
      E' un piacere, io ti leggo quotidianamente con (enorme) interesse, almeno ogni tanto mi rendo utile anche io!

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