mercoledì 23 aprile 2014

La verità col timbro, la precarietà a vita per legge


Mentre da un lato Matteo Renzi, presidente del consiglio pro-tempore, dice di volerci offrire la verità sulle stragi in carta intestata e con firme in calce, dall’altro eleva la cosiddetta “acasualità” dei contratti di lavoro da 12 a 36 mesi. Con le conseguenze del caso, ovviamente. Ah, credo che sia il caso di ricordare che la legge Treu del 1997 è di “sinistra”, e la legge 30 del 2003 è di “destra”. E poi, per il resto, insieme.

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Più la quantità del lavoro diminuisce, più il lavoro deve essere produttivo (*). È una legge, non una congettura. Può essere espressa con precisione matematica, non diversamente da una legge fisica. È la legge fondamentale per quanto riguarda l’accumulazione capitalistica. Nel nostro mondo si studiano le leggi della natura e si trascurano invece quelle economiche che non siano funzionali al sistema. Spiegare il motivo essenziale della corsa alla produttività e alla diminuzione dei salari rivelerebbe la reale natura di questo sistema e metterebbe in mostra cosa c’è dietro parole come democrazia e libertà.

Non che tale motivo non si possa intuire, ma un conto è che lo schiavo intuisca e altra faccenda è l’esatta consapevolezza del merito della faccenda. E, del resto, a chi interessa posto che la nostra realtà comunque non cambierebbe? Infatti, il grande successo teorico delle correnti del pensiero “negativo” è dovuto al fatto di essere funzionale all’ideologia dominante. A che cosa serve sapere e far conoscere se poi tanto le cose non cambiano? E dire che la borghesia, per secoli, è stata una classe rivoluzionaria che proprio sulla conoscenza e la diffusione del sapere ha fondato il suo potere e la sua forza ideologica.

Scriveva Engels:

«La libertà non consiste nel sognare l'indipendenza dalle leggi della natura, ma nella conoscenza di queste leggi e nella possibilità, legata a questa conoscenza, di farle agire secondo un piano per un fine determinato. Ciò vale in riferimento tanto alle leggi della natura esterna, quanto a quelle che regolano l'esistenza fisica e spirituale dell'uomo stesso: due classi di leggi che possiamo separare l'una dall'altra tutt'al più nell'idea, ma non nella realtà».




(*) «Dato che la massa di lavoro vivo impiegato diminuisce costantemente in rapporto alla massa di lavoro oggettivato da essa messo in movimento (cioè ai mezzi di produzione…) anche la parte di questo lavoro vivo che non è pagato e si oggettiva nel plusvalore, dovrà essere in proporzione costantemente decrescente rispetto al valore del capitale complessivo impiegato». Marx nel 13 capitolo del III Libro de Il Capitale, critica dell’economia politica, spiega chiarissimamente come e perché ciò avvenga, accompagnando l’illustrazione teorica con degli esempi numerici che anche un bambino di quarta elementare può comprendere senza sforzo. Invano.

7 commenti:

  1. Sai che non credo invano.
    Anche se non si sa quando (ma, grazie anche ai tuoi post, in ogni caso, prima), non credo che si possa sbattere la testa per sempre.
    Una buona giornata finalmente di primavera! Ciao,g.

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  2. Se diminuisce il lavoro deve aumentare la produttività.
    Ad invarianza di profitto devono essere le altre variabili a ballare: produttività e salario.
    Elementare Watson!
    Se diminuisce il lavoro i pochi fortunati vincitori della lotteria che ce l'hanno, dovranno abituarsi a fare molto di più ed essere pagati molto meno. Fino a ricevere come paga un panino col salame. E se non dovesse loro convenire sappiano che c'è un esercito di schiavi con la bava alla bocca pronti a prenderne il posto per molto molto molto meno. Magari, mentre estraggono il carbone, facendo anche il triplo salto mortale carpiato con avvitamento coefficiente di difficoltà 10
    Intanto, a suggellare l'idea di un nuovo mondo veloce frizzante decisionista effervescente ... c'è il Nuovo Partito Unico che avanza.
    Non di solidarietà nazionale! Ma proprio partito unico! Possibili sigle?
    NPU = nuovo partito unico
    oppure NPD = nuovo partito popolare
    oppure PI = Partito Italiano
    Anche Bondi va con Renzi.
    E vanno tutti con Renzi sperando in una pagnotta sicura.
    Il partito unico! Ecco dove sono incamminati!
    Quello che prima o poi renderà inutili ed obsolete le votazioni e metterà finalmente tutti d'accordo. Altro che astensionismo!
    Così tutti vivranno felici e contenti.
    Ci vuole così poco per essere felici.
    E dopo?
    Moneta unica (il dollaro), Governo Unico, Leggi uniche, polizia unica, esercito unico, lingua unica.
    Per un unico Dio ci vorrà un po' più di tempo.
    Altro che uscire dall’Euro!
    Siamo sulla strada giusta.
    Ciao

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    1. hai tragicamente ragione..... e hai dimenticato panem et circenses per tutti

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    2. Salve Gianni, mi ha fatto molto riflettere il tuo comento, anche se è da tempo che si paventa questo nuovo ordine mondiale.
      Ma quale sarebbe la controffensiva per questo progetto criminale del 'tutto unico' ? Quale arma di difesa e di attacco può usare un disoccupato,un esodato,un pensionato al minimo,un giovane laureato pieno di speranze ? Non votare per il partito unico sarebbe sufficiente?
      In un altro commento ho letto di un riferimento a 1984 di G. Orwel,
      la libertà è schiavitù ecc.ecc.
      riuscirano davvero a manipolare le nostre menti fino a farci esclamare convinti W il Grande Fratello? Che angoscia.


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    3. Ciao Assunta
      Di certo non serve a granché protestare “civilmente” facendosi magari sfasciare “eroicamente” il cranio dalla polizia.
      Sarebbe come pregare un rapinatore di non derubarti o un bambino di non piangere mentre gli fanno la puntura. Quello che penso davvero si possa fare come “controffensiva” è irriferibile pur non prevedendo di torcere un capello ad alcuno. Furbizia ed intelligenza al posto della violenza.
      Il buon senso, tuttavia, suggerirebbe almeno di ritrovarsi a milioni nelle maggiori piazze italiane armati di qualsiasi cosa possa far rumore (pentole e coperchi, ad es. come già fanno in altri paesi). Oppure cantando a squarciagola. O, meglio ancora, camminando in un assordante silenzio tenendosi per mano. Ecco … potrebbe essere questo un buon inizio!
      Il complottismo lo attribuiscono sempre più ai poco sani di mente, talvolta come me, poiché non ci sono prove, riscontri etc. Ma anche Dio non è mai andato a porta a porta o partecipato alla partita del cuore. Eppure in Lui tutti credono e tutti lo vedono in ogni luogo e tutti lo amano e lo pregano. Di fatto, lo si legge dappertutto, quasi tutte le ricchezze del pianeta appartengono a pochi. Per ogni Paradiso ci sono mialirdi di Inrerni.
      Sembriamo tante api operaie intente unicamente a raccogliere il nettare per l’ape regina.
      Un saluto a te ed alla padrona di casa.

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  3. C'è un limite alla propria coerenza ed è quello dove ti prendono per fame, e allora ,come in parte avviene oggi, si apre la lotta fra poveri, dove diventa ingeneroso accusare il prossimo di aver abdicato alle proprie idee.
    Più che l'onor ...........

    Poi, come già abbondantemente visto nei tempi recenti (in ogni tempo), bastano i quattrini - nemmeno tanti - per far passare un pò di duri e puri dall'altra parte.

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  4. Come è il lavoro degli operai?
    Gli operai lavorano in fabbrica o in miniera.
    La vita dell’operaio è molto difficile. Le macchine non si fermano mai, quindi gli operai devono lavorare anche quindici ore al giorno. Le fabbriche aprono la mattina alle 5 e chiudono la sera alle 20. Loro hanno 30 minuti per il pranzo e 30 minuti per la cena. Il loro salario è basso.
    Lavorano anche le donne e i bambini. Loro lavorano per le stesse ore degli uomini, ma il loro salario è più basso. Ci sono delle guardie che controllano e fanno multe se gli operai lavorano piano. Per gli operai è facile perdere il lavoro, ad esempio se si ammalano o se si fanno male. Loro non possono protestare, perché molti altri operai sono pronti a prendere il loro posto, perché sono poveri, hanno fame e hanno bisogno di lavorare.
    Il lavoro nelle miniere è ancora più difficile. Sono posti molto pericolosi per la vita e la salute delle persone. Soprattutto i bambini si ammalano spesso.
    Dove siamo? Inghilterra 1800

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