25 anni or sono, il 16 luglio, ci lasciava Heinrich Böll, il maggior scrittore tedesco del dopoguerra. La ricorrenza è una buona occasione per leggere o rileggere i suoi libri, cioè l’opera di uno scrittore davvero anticonformista. Ospitò Solženicyn subito dopo l’espatrio dall’Urss e dimostrò attenzione e rispetto verso una giornalista tedesca coraggiosa, in tal caso si scatenò contro di lui la canea fascista germanica.
Ironia della sorte, per un esponente della "letteratura delle macerie", come venne definito Böll, il suo archivio è andato perso il 3 marzo 2009, con il crollo dell'archivio cittadino di Colonia.
Ah, dimenticavo: gli conferirono il Nobel.
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