Le credenze religiose arcaiche sono sostanzialmente forme di rapporto e percezione del mondo. Esse non rappresentano una falsa coscienza, ma sono la coscienza “autentica” di quella umanità. In seguito, quando le condizioni d’esistenza degli uomini diventano coattive, le antiche credenze si corrompono, diventano religioni morali, strumenti di potere, ideologia dominante.
«Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti; cioè, la classe che è la potenza materiale dominante della società è in pari tempo la sua potenza spirituale dominante (L’ideologia tedesca, MEOC, vol. V, p. 44)».
A quel punto, la religione e tutte le altre idee, separate dai rapporti sociali di produzione, sembrano vivere di vita propria. Questa falsa coscienza i filosofi di scuola la chiamano autodeterminazione del concetto. Ed è in base ad essa che ogni epoca racconta la propria storia, illudendo se stessa e i propri schiavi, tendendo cioè a dimostrare la necessità e immutabilità dei rapporti di sfruttamento
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